ARIETE: OROSCOPO MENSILE – GIUGNO 2018
ARIETE
Benvenuto alla Terza tappa del tuo giro intorno all’anno. Dopo un mese di maggio con il freno a mano tirato, le cose iniziano a girare meglio, più veloci e scorrevoli. Nella prima del mese, il Sole e Mercurio transitano in Gemelli nella Terza casa della comunicazione e del dialogo. Diventa più facile sostenere e proporre idee, esprimere posizioni e punti di vista, condurre trattative e definire accordi. Se hai presentato una richiesta in azienda all’inizio della primavera, dopo qualche ritardo potrebbero iniziare ad arrivare le prime risposte. In molti casi, si tratta di questioni economiche (legate alla retribuzione o al monte ore di lavoro) che potrebbero trovare un accoglimento parziale. Nel senso che l’aumento arriva, ma è inferiore alle aspettative, o che non parte subito ma dall’autunno. Se invece devi ancora chiedere (un cambio di ruolo o di contratto, o un miglioramento delle condizioni economiche) sfrutta la prima metà del mese, perché poi le quadrature dal Cancro (di Mercurio dal 12, e del Sole dal 21) rischiano di rendere tutto più lento e farraginoso. Alcuni lavoratori dipendenti vivono una fase di forte incertezza, spesso per un cambio ai vertici dell’azienda o per altri “movimenti” che non dipendono dalla loro volontà. Nella prima parte di giugno (con Mercurio in posizione favorevole) alcuni aspetti si chiariranno, e molti potrebbero decidere di accettare un ruolo leggermente inferiore a quello che gli spetta in vista di una maggiore tranquillità o di una promessa di cambiamento che probabilmente sarà realizzata in autunno.
Per tutto il mese Marte (il tuo pianeta) transita in buon aspetto dall’Acquario, e dona grinta e determinazione soprattutto ai nati di marzo. Chi lavora in un team o in un’equipe ha un’aura di energia e di carisma che consente di farsi notare o di prendere in mano le redini di un progetto. Nelle ultime giornate del mese, però, innesca un moto retrogrado che proseguirà anche a luglio. Marte in retromarcia spinge a ripensare certe “strategie operative”, a rivedere alcuni modelli comportamentali che in questo caso riguardano proprio il modo in cui ti poni risposto al “gruppo”. Certe volte potresti avere le sensazione che gli altri (capi, colleghi, referenti, clienti) si muovano ad una velocità diversa dalla tua (inferiore, mi verrebbe da dire) e questi rallentamenti ti snervano. Dall’esterno c’è chi ti definisce “impaziente”, “frettoloso”, “ansioso di tirare in porta” mentre a te, dall’interno, sono loro che sembrano lenti, indecisi o paurosi. Probabilmente qui c’è un giusto equilibrio da trovare. In passato, per tirare troppo in fretta hai preso qualche palo. Adesso la posta in gioco si alza: se ti giochi una conferma importante, una promozione o un rinnovo che possono avere un ruolo-chiave nella tua crescita professionale, prenditi i tuoi tempi, preparati senza fretta.