Il Cielo del Momento
MARTE IN SCORPIONE – LA FORZA DELLA VERITÀ
MARTE IN SCORPIONE 2023
(dal 12 ottobre al 24 novembre)
Ciao a tutti! Come state? Tra qualche giorno (giovedì 12 ottobre) Marte lascia la Bilancia per entrare in Scorpione, dove resterà fino al 24 novembre 2023, e naturalmente non potevamo non dedicargli un approfondimento! Cominciamo subito dicendo che Marte in Scorpione si trova per certi versi “a casa sua”, perché lo Scorpione è uno dei due segni governati da Marte. L’altro naturalmente è l’Ariete, e questa affinità con Marte li rende per certi versi i “guerrieri dello Zodiaco”.
Guerrieri però con uno “stile di combattimento” molto diverso l’uno dall’altro, e vale la pena di parlarne perché ci dà l’idea della diversa espressione del pianeta rosso nell’uno e nell’altro segno. L’Ariete è il guerriero che si butta nella mischia, come se non ci fosse un domani, come se non avesse nulla da perdere. E’ impulsivo, non ha peli sulla lingua, si lancia a capofitto nelle novità, senza lasciarsi frenare dal timore di non essere pronto. Ha quel desiderio di conquista tipico dei bambini, del tutto immune dalla paura della sconfitta e del fallimento. Quel misto di incoscienza e desiderio di novità che, allargando il discorso, rende l’Ariete un vero pioniere, l’apripista dello Zodiaco.
Lo Scorpione, invece, ha un Marte di polarità inversa. Il suo modo di “combattere” (e, prima ancora, di “agire”) è meno impulsivo e più misurato. Osserva, studia l’avversario senza dare troppo nell’occhio, non si espone se non quando sa che è il momento giusto. A quel punto, quando è sicuro di avere in mano la mossa vincente, mette sotto scacco l’avversario. Per certi versi, quindi, è un Marte più “stratega” e più “difensivo”, che tende a reagire con forza nel momento in cui qualcuno supera una linea, invade uno spazio, minaccia una sicurezza. Al contrario, quello in Ariete è un Marte che gioca in attacco, punta dritto alla porta avversaria fino al punto di diventare a volte anche un po’ “attaccabrighe”.
Naturalmente occorre allargare il discorso perché Marte non è solo il pianeta della “guerra” (anche se in molti casi è il nume tutelare delle nostre “battaglie” personali) ma è ancor prima il pianeta dell’azione e dell’affermazione personale. Descrive il modo in cui raccogliamo gli input del Sole e li traduciamo in una determinata linea d’azione. Da questo punto di vista Marte (l’azione) può essere considerato il più stretto “braccio destro” del Sole (l’impulso vitale, il progetto di vita). Quando i due pianeti sono in segni affini o formano un aspetto armonico, il modo in cui facciamo le cose segue fedelmente le caratteristiche del nostro segno zodiacale. Quando al contrario sono in segni molto diversi o formano aspetti disarmonici, si verifica quel tipico “corto circuito” tra ciò che abbiamo in mente e come riusciamo a tradurlo in azione.
Marte quindi rappresenta il modo in cui ci facciamo strada nella vita, cercando di raggiungere i nostri obiettivi. E naturalmente rappresenta anche il modo in cui “rispondiamo” alle persone e alle circostanze che tentano di sbarrarci la strada. Ecco quindi che il passaggio di Marte da un segno al successivo marca un cambiamento nell’agire e nelle strategie operative un po’ per tutto lo Zodiaco. Nelle scorse settimana, il suo precedente transito in Bilancia aveva accentuato corde più diplomatiche, mirate a trovare un punto d’incontro, di ricomporre posizioni divergenti senza arrivare allo scontro o al punto di rottura.
Il primo effetto del passaggio in Scorpione è proprio quello di rendere alcune questioni non più “compromissibili”. Se con le “buone” non siamo riusciti a raggiungere un accordo, Marte in Scorpione spinge ad essere più incisivi. A darci dentro in maniera più energica, a smuovere le acque, insistere, fino ad arrivare a ad un aut aut. Ci spinge a “scomodare” certi equilibri instabili, a toccare certi “tasti” allo scopo di stimolare un confronto, a superare i tabù allo scopo di portare a galla una verità che prima giaceva inespressa. Naturalmente lo fa alla maniera dello Scorpione, studiando con cura le proprie mosse, chiedendo quando sa di meritare una risposta affermativa. Senza scoprire le proprie carte troppo presto, ma attendendo il momento giusto per segnare un punto a proprio favore. (continua)