Il Cielo del Momento

Acquario Jutta Kuss

BENVENUTO SOLE IN ACQUARIO!


Ciao a tutti! Come state? Da oggi il Sole lascia la Terra del Capricorno per entrare nell’Aria (più leggera e dinamica) dell’Acquario. Dal 20 gennaio fino al 19 febbraio, quindi, gli insegnamenti dell’Acquario saranno predominanti nel cielo di tutti e dodici i segni zodiacali, e non potevo non dedicare un approfondimento alle sue qualità dominanti.

Cominciamo quindi cercando di mettere a fuoco questo Undicesimo Archetipo – quello dell’Acquario, appunto – uno dei più enigmatici ed indecifrabili dello Zodiaco. Undici come la suprema rappresentazione numerologica della visionarietà. Undici come la sfera «nascosta» dell’Albero della Vita della Kabbalah, la porta della conoscenza e della comunicazione con il mondo delle idee. Ma anche undici (1-1) come il numero in cui convivono due singole entità apparentemente inconciliabili, come inconciliabili sono i suoi due governatori planetari.

Uno è Urano il ribelle, novello Prometeo che sfida gli dèi rubando loro il fuoco per donarlo agli umani. Pianeta dell’imprevedibile, lampo che giunge d’improvviso a squarciare l’oscurità del cielo con un’intuizione nuova, per sovvertire ciò che è sempre stato e introdurre ciò che sarà. Scomodo, anticonvenzionale, eretico come tutto ciò che è nuovo. L’altro invece è Saturno, che di Urano rappresenta l’esatta nemesi: grande maestro di realtà e responsabilità. Ma anche titano con il falcetto che per timore del nuovo fagocita i propri figli, strenuo difensore di regole e tradizioni.

Due forze in aperto contrasto che trovano comunque un modo di convivere in questo segno così difficile da definire. L’Acquario sa darsi regole ferree, ma non tollera limiti o condizionamenti esterni. La curiosità è il motore che lo muove verso le più azzardate imprese. È affamato di sapere e di conoscenza del nuovo, ma se la noia o la prevedibilità ingolfano quel motore, il veicolo si ferma. Vuole comprendere il funzionamento delle cose. Cerca di penetrare in profondità il singolo fenomeno per ricondurlo a un sistema di regole che ne spieghino il meccanismo (Saturno), per poi andare oltre e rivoluzionare il sistema, capovolgendo la prospettiva (Urano).

Da questo punto di vista Galileo, Copernico e Mozart sono tutti Acquari nel senso più profondo del termine. Tutti hanno cercato la comprensione profonda e totalizzante del sistema nel quale si muovevano. Sono diventati esperti, signori di una conoscenza che poi, con un golpe intellettuale hanno saputo ribaltare. Ecco perché le prossime 4 settimane (con il Sole in Acquario) possono rappresentare un momento utile per trovare soluzioni a vecchi problemi, spesso grazie alla capacità di guardarli in una nuova visuale. Di tentare approcci mai tentati prima.

Comprendere, mettere in discussione, innovare, riformare sono tutti aspetti dell’espressione dell’archetipo, ma manca ancora un passo per arrivare a definirlo in modo completo: condividere. L’Acquario è Ganimede, dispensatore d’ambrosia nei banchetti dell’Olimpo. Ciò che lo muove sopra ogni altra cosa è il desiderio di condividere le proprie «scoperte» con gli altri. Accenderli di quello stesso fuoco di curiosità e stupore che ha incendiato «lui» per primo. In questo senso, è un divulgatore nato.

Ed è per questo che le prossime quattro settimane contiene un potente invito a trovare nuove soluzioni, a costruire nuove fondamenta, a ripartire da qualcosa di nuovo rivoluzionando tutto ciò che è ormai vecchio o privo di stimoli. Le prossime settimane – porta d’accesso al cielo del nuovo anno – per molti potrebbero rappresentare un vero e proprio risveglio: il solo fatto che la loro vita finora abbia seguito un determinato binario, non significa di certo che le cose debbano andare avanti così per sempre.

Questo transito, che per certi versi può essere anche tumultuoso, accende la miccia di un desiderio di cambiamento che nella maggior parte dei casi sta là – latente – almeno dal 2018. Solo che negli scorsi anni si è fatto sentire come un indefinita difficoltà di riconoscersi nella propria vita di sempre. Come un desiderio di novità che non trovava i giusti sbocchi. Molti si sono sentiti come spettatori inermi di fronte ad alcune situazioni che si stavano facendo sempre più soffocanti o monotone. Il mese di febbraio in tutti questi casi rappresenta una “scossa”, una spinta ad agire, spesso grazie a nuove opportunità che appaiono in maniera del tutto imprevista. O di situazioni/rapporti che mostrano di essere giunti al capolinea.

Per la stessa ragione, le prossime settimane potrebbero offrirci aumentare il desiderio di trovare persone che ci somiglino davvero, che camminino nella nostra stessa direzione, per condividere un progetto, un’aspirazione o anche solo una comune visione della vita. Aumenta la capacità di confrontarsi, di fare squadra, di trovare alleati per sostenersi a vicenda. Perché l’Acquario è il terzo (ed ultimo) segno d’Aria: è l’aria delle idee che circolano, superano confini, accorciano distanze. È l’aria che unisce.

In termini generali diciamo che rappresenta una bella boccata d’ossigeno per i segni d’Aria (Acquario, Bilancia e Gemelli) oltre che per Ariete e Sagittario. Pone invece dinanzi ad alcune “sfide” gli altri segni Fissi (Toro, Leone e Scorpione) ma – ben lungi dall’essere un transito “negativo” – è come se gli desse quella spinta necessaria ad “entrare in azione”.

Per il momento, però, non mi resta che augurarvi buon mese dell’Acquario a tutti!
Con amore,
xxx
S*

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