Il Cielo del Momento
LA LUNA NUOVA DELL’AZIONE
Ciao a tutti! Come state? Oggi (martedì 21 marzo) alle 18.23 c’è un evento particolarmente importante dal punto di vista astrologico: sorge la prima Luna Nuova di questo nuovo Anno Zodiacale iniziato proprio ieri sera con il ritorno del Sole in Ariete. Particolarmente importante, dicevo, perché sia la Luna Nuova che il segno dell’Ariete (che la ospita) hanno un comune denominatore simbolico: l’energia prorompente degli inizi ed il desiderio di entrare in azione. Da questo punto di vista, è una Luna Nuova che somiglia molto al grido del regista («Ciak, si gira!») con il quale il set entra in azione! Rispetto cioè ad una serie di propositi e di intenzioni seminate nel corso dell’inverno, rappresenta quella spinta a fare un primo passo verso la loro realizzazione concreta.
Del resto, da qualche parte bisognerà pur iniziare, e se aspettiamo di avere tutto pronto, sistemato, rischiamo di non partire mai. In questo senso, la Luna Nuova in Ariete ci dà quel briciolo di intraprendenza spericolata che serve per rompere gli indugi e partire, come vedremo tra poco. Quello che inizia adesso, poi, è un ciclo lunare che giungerà al suo punto culminante con la Luna Piena in Bilancia del prossimo 6 aprile. Su scala più larga, invece, inizia un ciclo che culminerà tra sei mesi circa, con la Luna Piena in Ariete del prossimo settembre. Ciò che inizia adesso, quindi, si mostrerà con maggiore chiarezza tra due settimane, e potrebbe portare cambiamenti più significativi nelle nostre a metà del prossimo autunno.
Prima di entrare nel vivo del discorso, però, diamo due cenni astronomici sulla natura di una Luna Nuova, perché hanno dei riflessi importanti anche nell’interpretazione astrologica dell’evento. Tecnicamente parlando, una Luna Nuova è una congiunzione tra il Sole e la Luna, che si vengono a trovare (all’incirca una volta al mese) nello stesso grado dello Zodiaco, in questo caso al grado 0°49’ dell’Ariete. E’ come un appuntamento: il Sole percorre lo Zodiaco con la propria velocità, un grado circa al giorno, un intero giro in un anno. La Luna va molto più veloce, percorrendo l’intero Zodiaco in poco meno di un mese. E ogni 30 giorni circa, si “incontrano”. Il Sole consegna un messaggio alla Luna che naturalmente è rivolto a noi. La Luna prende il testimone e ce lo riferisce in un linguaggio a noi comprensibile, quello delle emozioni. Per questo, le emozioni, le sensazioni e gli stati d’animo sono molto importanti alla Luna Nuova (e poi successivamente alla Luna Piena), perché rappresentano proprio la voce della Luna che ci parla e che ci instrada.
Se ci fate caso, la luce del Sole è troppo forte per poterlo guardare “dritto negli occhi”: ne resteremmo accecati. È proprio grazie alla Luna, E’ grazie alla Luna, al suo costante crescere attraverso le fasi fino a mostrarci l’intero disco illuminato, che ne possiamo intuire la forma e le dimensioni. Allo stesso modo, anche per l’astrologia spesso l’energie del Sole è troppo potente per per poterla accogliere così com’è: è la Luna ad interpretarla per noi. Perché il “Sole astrologico” rappresenta lo spirito, il frammento divino presente in ognuno di noi, e a volte ci chiede cose che non siamo in grado di comprendere fino in fondo. E’ lui il “pilota” del viaggio che compiamo attraverso la vita; molto spesso “lui” (il nostro Sole) ne conosce la rotta, noi ne intravediamo solo alcune svolte. Ed è la Luna – la sfera emotiva – che ci dà alcune imbeccate e ci (ri)mette sulla retta via.
I suggerimenti della Luna, quindi, sono particolarmente importanti perché facendoci “amare” o “odiare” alcune situazioni (a seconda dei casi), facendoci provare paura o desiderio, ci avvicina a ciò che ci fa bene o cerca di allontanarci da ciò che ci fa male. Naturalmente poi il segno, e per certi versi anche il grado, dello Zodiaco in cui si congiungono sono molto importanti perché ci aiutano e decifrare la natura del messaggio, il contenuto dell’insegnamento che la Luna Nuova parte con sé. Al di là di questo (di cui parleremo tra poco) ogni Luna Nuova ha però una stessa qualità: il potere di segnare un inizio. E’ come un seme: piccolo, “invisibile” (la Luna Nuova è “buia”) ma dentro di sé ha il potere latente di generare universi. Certo, per trasformarlo da potenza in atto occorrono tre ingredienti (il tempo, la cura, e un terreno fertile pronto ad accoglierlo) ma dentro di sé ha quel potenziale.
Ecco perché la Luna Nuova rappresenta il momento migliore per dar vita a qualcosa di nuovo. Scrivere la prima riga di un romanzo, fare “quella” telefonata, inviare “quella” mail”, (ri)aprire un determinato discorso… qualsiasi cosa che abbia il sapore di un “incipit”. Basta anche qualcosa di piccolo, che abbia però il potere di smuovere le acque, di accendere il motore. Di segnare il passaggio da “OFF” ad “ON”, dalla stasi al movimento. In particolare poi questa Luna Nuova, proprio perché è la prima espressione di un nuovo ciclo zodiacale, appena iniziato, e perché l’Ariete è il segno dell’azione, dell’iniziativa e dell’intraprendenza. Se ci pensate, la scintilla dell’Ariete ha una forza tale da spezzare la stasi invernale e rimettere in moto la macchina della natura. E’ come il primo vagito di un neonato: erompe senza chiedere il permesso.
Nell’Ariete si fondono infatti i due archetipi degli inizi: l’innocente ed il guerriero. “Innocente” nel senso che la spinta arietina è priva di memoria, immune del timore del fallimento. Guarda sempre avanti e, nel dubbio, lo fa. Senza star lì a chiedersi se è il momento giusto, senza rimuginare all’infinito sulle conseguenze che avranno le sue azioni. Anche perché molto spesso non esiste un “momento giusto”: ogni impresa (grande o piccola che sia) passa attraverso il punto cieco del rischio: richiede un piccolo azzardo e nessuno potrà mai dirti come andrà a finire. Ecco, l’Ariete in quel piccolo azzardo ci sguazza, mentre i transiti in Ariete ci spingono a ritrovare dentro di noi la spinta necessaria per superare l’inerzia di un’eccessiva prudenza. Così come ci spingono a lottare per ciò che vogliamo, e qui subentra il secondo archetipo, quello del ” guerriero”. (continua)