Chirone nella Quarta casa delle radici ci rimanda l’immagine di un Capricorno che si sente come le foglie sugli alberi in autunno: fragile. Come se bastasse un colpo di vento a far volare via tutto. Come se non avesse la stabilità di cui ha bisogno e cercasse di crearsi nuove fondamenta. Allo stesso tempo, però, Lilith in opposizione getta un’ombra sui rapporti interpersonali. E allora la domanda diventa: come posso radicarmi sul lavoro o in una relazione se non mi fido dell’altro? Come posso fare a radicare un nuovo amore se dall’altra parte c’è una persona impegnata? Come posso fare a recuperare un amore finito se non sono pronto ad ammettere di aver commesso un errore. In qualche modo, poi, per il Capricorno può significare anche aprire gli occhi. Chiedersi «ma chi me lo fa fare?» rispetto a tutto ciò che negli scorsi anni ha vissuto come una “missione di vita” e iniziare a considerare strade diverse.