LO ZODIACO DELLE PRINCIPESSE: ARIEL (PESCI)

Il “Cerchio delle Principesse” si conclude qui con l’ultima delle nostre eroine – Ariel, La Sirenetta – che non potevo non dedicare al segno dei Pesci. Perché l’Acqua (l’elemento delle emozioni) è un habitat nel quale nessun altro segno riuscirebbe a sopravvivere e nel quale i Pesci, invece, sono assolutamente a casa loro. Al contrario, in un ambiente “arido”, che non dà spazio al sogno e all’immaginazione, si sentirebbero soffocare. Come “pesci fuor d’acqua”, è proprio il caso di dire. E le similitudini non finiscono qui: per capire fino in fondo come “funzionano” i Pesci astrologici, bisogna guardare al comportamento dei “pesci” veri e propri.

Nuotano in banchi perfettamente sincronizzati, quasi seguissero le indicazioni di un coreografo invisibile, rinunciando alla tentazione di andarsene ognuno per conto proprio in nome di un equilibrio di gruppo. Anzi, alle volte sembra di assistere al movimento delicato ed elegante di un unico organismo, quasi a rievocare il concetto di rinuncia all’ego e di appartenenza a una dimensione più alta espresso dal segno dei Pesci. Hanno un’epidermide sottile, fragile, che se da un lato li rende poco “schermati” (talvolta vedono e sentono più di quanto vorrebbero), dall’altra li avvicina di più alle “alte sfere” della spiritualità. Sono empatici, entrano in una comunione profonda con le emozioni di chi li circonda, spesso colgono perfettamente gli stati d’animo di chi hanno accanto, fino a diventare vere e proprie “spugne” emotive. Hanno intuito e sesto senso: è molto frequente che la loro prima impressione sulle persone si riveli esatta, soprattutto rispetto alla loro armonia interiore, e sanno capire immediatamente chi può nuocergli. (continua a pag. 2)



 
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