Il Cielo del Momento

MERCURIO IN ARIETE – SEGNO PER SEGNO
Ciao a tutti! Come state? Oggi, mercoledì 16 aprile, Mercurio tornerà in Ariete, dove è già stato dal 3 al 30 marzo, quando poi ingranò la retromarcia che lo riportò in Pesci. Un transito che, collocandosi dopo un retrogrado ed essendo l’Ariete il primo segno dello Zodiaco, potremmo considerare a tutti gli effetti come un nuovo inizio che ci porta ancora di più nel vivo di questa primavera. Una stagione che quest’anno è più importante e vitale che mai, non solo perché rappresenta il tempo dell’azione dopo un inverno in cui il seme dei nostri propositi ha silenziosamente preso forma, ma anche perché i transiti più significativi del 2025 si collocano proprio tra la primavera e l’estate.
Così è stato il passaggio di Nettuno in Ariete, al quale ho dedicato una serie di approfondimenti sia scritti che in video (LINK). Così sarà il passaggio di Saturno in Ariete, al quale ci dedicheremo quanto prima, nonché il transito di Urano in Gemelli. Ecco perché questo transito di Mercurio in Ariete rappresenta una sorta di “araldo” che apre le danze, annunciando una stagione davvero ricca di movimento e di cambiamento. Come ormai saprete benissimo, infatti, ogni volta che un pianeta cambia segno, cambiano anche le modalità attraverso le quali svolta le sua “funzione”, che assumono le caratteristiche del segno che lo accoglie.
E in questo caso, Mercurio passa dall’ultimo al primo segno dello Zodiaco. Due archetipi cioè che hanno qualità davvero molto differenti tra loro: sospeso, rarefatto, intuitivo, empatico il primo (i Pesci), energico, attivo, impetuoso il secondo. Prima di entrare nel vivo del nuovo transito, quindi vale la pena di spendere due parole sulle caratteristiche del precedente transito di Mercurio in Pesci, attivo nelle scorse settimane. Un transito che ha portato il pianeta del pensiero e della comunicazione in un segno d’Acqua, incline quindi a comunicare con le emozioni e con l’alfabeto non-verbale anziché con le parole.
Mercurio in Pesci infatti porta a seguire l’intuito più che la ragione. Spesso ci guida nella direzione giusta, anche se non è facile spiegare agli altri il “perché” di alcune certezze, intuizioni e decisioni. Mercurio in Pesci porta a sognare di più, sia in termini di attività onirica vera e propria, sia in termini di fantasie, ideali, ma certamente non aiuta a tenere i piedi ben piantati per terra. Con Mercurio in Pesci, non è insolito avere fenomeni di telepatia, sperimentare coincidenze e sincronicità spiazzanti, ma anche avere le idee piuttosto confuse. Tant’è che in Pesci si trova in una posizione che l’astrologia definisce di “esilio”, proprio perché attraversa un territorio governato da regole (quelle del sogno e dell’intuizione) diametralmente opposte alle proprie (fondate sulla logica, sul ragionamento e sull’osservazione della realtà).
Tornando in Ariete, passa dall’Acqua al Fuoco, da un segno mobile a un segno cardinale, e dal dominio di Nettuno a quello di Marte, espressione di iniziativa intraprendenza e azione. E soprattutto, torna al via e inizia un nuovo giro dello Zodiaco, tant’è che potremmo dire che Mercurio in Ariete rimette in moto pensieri e parole. Il primo insegnamento che porta all’intero Zodiaco è una spinta a comunicare in modo più schietto, diretto. A dire le cose dritto per dritto, senza troppi giri di parole. Porta il pensiero ad essere più “deciso”. Se nelle scorse settimane ci sono stati dubbi, momenti di indecisione, adesso diventa più facile riprendere in mano il timone ed indirizzarlo in una direzione precisa.
Perché è un Mercurio che assume le tonalità di Marte (governatore dell’Ariete) e contiene quindi un invito a lottare per ciò che vogliamo. A non aspettare che le cose accadano da sole ma, al contrario a smuovere le situazioni impantanate per cercare di indirizzarle nella direzione desiderata. Un invito ad aprire bocca, a farsi sentire, ad insistere nelle richieste e prendere di petto un interlocutore indeciso. Per questo, nei prossimi giorni ognuno di noi potrebbe provare un desiderio di affrontare discorsi o discussioni troppo a lungo rimandati (visto che arriva dopo un retrogrado). E naturalmente, è un desiderio che affonda le proprie radici più nel profondo, come se ad un tratto ci dicessimo: come ho fatto a tergiversare così a lungo? Come ho fatto ad arrivare sin qui senza affrontare apertamente una determinata situazione? Come ho fatto ad accettare che un certo stato di cose restasse lì a galleggiare sospeso nell’indefinizione o nell’ambiguità? (continua)