ACQUARIO: L’OROSCOPO DI URANO
ACQUARIO
Ci sono alcune associazioni d’idee dell’astrologia classica talmente condivise da quasi scolastiche. Uno di queste è Urano in Quarta casa, il transito che da qualche giorno tocca il cielo dell’Acquario. Urano è sinonimo di cambiamento, mentre la Quarta casa rappresenta proprio la casa, in tutte le sue declinazioni letterali e metaforiche. Mescolando questi due ingredienti, il risultato che si ottiene è cambiamenti in casa: tra traslochi, trasferimenti, lavori di ristrutturazioni, cambiamenti nell’assetto familiare, inizia una rivoluzione che tocca da vicino le radici della vita. Una rivoluzione che in molti casi (e questo è un altro punto centrale nel cielo di questo periodo) richiede scelte radicali e pone fine ad un limbo di indecisione che si protrae da tempo.
L’Acquario è un segno inventivo, in continuo movimento, costantemente volto al “nuovo”. Ma allo stesso tempo fa molta fatica a lasciar andare ciò che appartiene al passato. La sua dimensione ideale è l’abbraccio “cosmico” del tutto: vorrebbe essere ovunque, poter fare ogni cosa. Ogni volta che scopre qualcosa di nuovo su se stesso (una nuova passione, un talento inesplorato, un amore) tende ad includerlo nella propria vita senza però fargli spazio eliminando qualcosa di vecchio. Questa sua naturale attitudine si è molto accentuata negli ultimi anni, al punto tale che molti nati del segno si trovano ora sospesi “tra due sponde” (tra due lavori, due città, in alcuni casi anche tra due amori), senza aver ancora trovato la forza e la chiarezza di idee necessaria a spiccare un balzo verso una nuova vita lasciandosi alle spalle ciò che poteva dirsi ormai superato. Come dicevo, un forte spirito eclettico fa parte della natura del segno, che spesso finisce per dividersi tra due attività, per fare la spola tra un lavoro “ufficiale” e una passione che diventa un secondo lavoro. Ma è anche vero che se indossi un abito sull’altro, prima o poi finisci per sparirci sotto. A forza di fare contenti tutti, perdi di vista te stesso. Ecco perché questo nuovo cielo contiene un invito preciso e determinato: scegli, entrando nell’ordine di idee che ogni scelta consapevole implica un necessario abbandono (anche in via temporanea) di tutte le alternative incompatibili. Perché se resti con un piede di qua e uno di là, magari riesci anche a tenere tutto in equilibrio, ma impedisci alla “strada giusta” (quella che più ti rappresenta) di crescere e prosperare come invece potrebbe fare se tu investissi lì le tue energie.
Ecco che quel lavoro sulla radici ne svela un’altro ancor più profondo che parla di scelte. Perché per affrontare un trasloco, devo necessariamente scegliere cosa portare con me e cosa lasciare indietro. Se mi trasferisco altrove, devo creare uno spazio “vuoto” da riempire con le novità di vita che riparte. Se faccio i lavori di ristrutturazione, devo prima svuotare casa e arrivare all’essenza. Poi, posso pensare ad un nuovo arredamento. L’astrologia contiene un curioso gioco di rifrazioni tra esperienze esterne e cambiamenti interni: la ristrutturazione della casa diventa solo l’espressione sul piano esteriore di un processo di cambiamento che parte da dentro e che mira a ristrutturare il tempio interiore. Eliminare vecchie incertezze, vecchie dinamiche ormai variamente disfunzionali, riappropriarsi di autostima e sicurezza in se stessi. Ecco perché in questo periodo gettare via tutto ciò che affolla le nostre case e che appartiene solo al passato ci fa un gran bene. Ma ecco anche perché in questo periodo i “no” ci definiscono meglio dei “sì”: perché è finito il tempo in cui l’Acquario si fa in quattro per mettere d’accordo tutti e per non scontentare nessuno perché, sotto sotto, cerca l’approvazione altrui. Perché è come se ogni “no” sfogliasse una cipolla per arrivare al cuore di ciò che veramente siamo. E come se frugando nell’armadio e gettando via una pila di vecchi abiti, trovassimo finalmente quello che ci sta bene addosso. Quell’abito perfetto che in mezzo a quell’accumulo era letteralmente “sprofondato” lontano dalla nostra vista. Bisogna entrare nell’ordine di idee che scelte, bivi, decisioni, risposte da dare e “no” da pronunciare in questo periodo rappresentano l’abbecedario della nostra crescita e la via d’accesso alla nostra rinascita. Bisogna prenderlo come un esercizio, tenendo ben presente che di questi tempi un “no” può essere più difficoltoso ma anche più prezioso, perché ci aiuta a definirci.
Anche in amore, la casa diventa un simbolo che segna un importante momento di crescita. I più strenui sostenitori delle “case separate” potrebbero decidere a sorpresa di andare a vivere con il partner o trovarsi di fronte ad un test di gravidanza che segna “+”. Qui vale il discorso sui “sì” e sui “no” che ho fatto sopra: se si tratta di una decisione sentita nel profondo (e non di un “sì” pronunciato per quieto vivere) può davvero essere l’espressione di una storia che cresce e si rafforza. E soprattutto, è l’espressione di un Acquario che non cerca di mantenere un suo spazio di autonomia fuori dalla coppia, perché non ha paura di andare fino in fondo. Allo stesso modo, però, se una relazione che ormai non ha più linfa vitale, Urano potrebbe dare lo spunto necessario a rompere la gabbia e “liberarsi”. Perché questo nuovo Urano dà all’Acquario una bella scossa, lo spinge ad essere se stesso e a seguire la rotta dei propri desideri. Su questo, non si scende a patti, costi quel che costi. Che la rivoluzione abbia inizio.