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Per eliminare quella fastidiosa sensazione di non avere sotto controllo i tuoi affari di lavoro, riprendi in mano il timone delle tue scelte (e anche della tua vita). Certo, dipende dal tipo di attività che svolgi e soprattutto se sei sotto le dipendenze di qualcun altro. Per non parlare di questo periodo di crisi, che non permette di avere molte occasioni e libertà di muoversi come ci pare. Però entriamo in questo ordine di idee: non esiste reale “sudditanza”, non esistono “condizionamenti restrittivi” se esiste piena consapevolezza sul tipo di percorso che vogliamo perseguire. O, in altri termini, se sappiamo esattamente dove vogliamo andare, diventa più facile farsi scivolare addosso i momenti più spinosi del percorso. Se invece stiamo andando alla cieca, finisce che diventano insopportabili. 

Ed ecco che questo periodo “svela” la sua reale natura: un invito, diretto e perentorio, a (ri)formulare la rotta. Tempi, modalità ma soprattutto direzione: dove stiamo andando? E’ arrivato il momento di darsi una risposta. Senza nascondersi dietro agli impegni, senza buttare tutti i dubbi e i problemi in un unico calderone, perché non porta da nessuna parte. Ed ecco dunque che a metà settimana potresti sentirti sotto pressione, forse anche sollecitato da referenti che pretendono molto o che sanno toccare i tuoi punti più nevralgici. Qualcuno poi deve fare una scelta di rinnovamento, forse perché c’è un contratto in scadenza. Sulla scia dei buoni transiti di maggio, si possono ancora chiudere buone trattative, avviare nuove progettualità. Ce la puoi fare, forza! (continua)