ARIETE: OROSCOPO MENSILE – MAGGIO 2019
ARIETE: OROSCOPO MENSILE
Maggio 2019 – Seconda tappa
Caro Ariete, benvenuto al mese della concretezza e della concretizzazione. Maggio rappresenta infatti la Seconda tappa del viaggio iniziato il mese scorso, all’epoca del tuo ultimo compleanno. E’ quella fase del giro che ti spinge a cercare le giuste strategie e soluzioni per mettere a terra i tuoi progetti e le tue iniziative, con un occhio di particolare riguardo alla loro reale fattibilità. E’ per questo che per molti questo è un mese nel quale si parla molto di soldi, budget, preventivi di spesa, tempi di realizzazione, organizzazione di piani operativi, e così via.
Quello di maggio è un Ariete che guarda con maggiore attenzione al lato pratico delle cose. Gli interessano “cose” (progetti, iniziative e, per certi versi, anche relazioni affettive) che possano funzionare in modo tangibile. Non se ne fa niente di voli pindarici, castelli in aria, o promesse che cadono nel vuoto: vuole concretezza. Questo lo porta, ad esempio, ad organizzarsi meglio, a pianificare le cose in modo più ordinato, ma anche a passare in rassegna i propri progetti per puntare su quelli che sono realizzabili a breve, accantonando per il momento quelli che richiedono un maggiore tempo di incubazione.
Per le stesse ragioni, molti sono alle prese con discussioni che riguardano aspetti pratici e condizioni lavorative che si riflettono naturalmente anche sul fronte economico. Perché il Sole, Mercurio (dal 6) e Venere (dal 15) transitano tutti nella Seconda casa, l’area dell’oroscopo che rappresenta proprio i soldi, il guadagno e, più astrattamente, la capacità di tradurre gli sforzi in risultati tangibili. Ecco perché a maggio si parla molto di compensi. Qualcuno potrebbe tentare di rinegoziare le condizioni economiche del proprio lavoro, chiedere un passaggio dal part-time al full-time, o un diverso tipo di contratto, o ancora un aumento del monte ore lavorativo.
In molti casi, al centro delle discussioni non c’è solo l’esigenza di guadagnare di più, ma anche di guadagnare in modo diverso, diventando più participi dei frutti del proprio lavoro grazie, ad esempio, ad un sistema di provvigioni o percentuali sui guadagni. Ma in altri casi significa anche affiancare all’attività principale delle attività secondarie (più libere e creative) che aggiungano fonti di reddito.