Questi temi sono presenti alla “massima potenza” sei mesi dopo il compleanno, quando il Sole transita nel segno opposto al nostro, e nel mese di giugno, quando il Sole transita in Gemelli, è il Sagittario il segno che si confronta con questo scenario. Un momento di grandi bilanci, nel quale cercare di dare un senso a questo cielo così strano, a tratti indecifrabile, che ha attraversato negli ultimi mesi, da quando Giove è entrato nel segno. Perché i transiti di Giove nel segno sono a volte davvero difficili da decifrare nell’immediato. Solitamente, quando li guardiamo a distanza di anni, ci rendiamo conto che è stato proprio allora (con Giove nel segno) che la nostra vita è cambiata, ha preso una piega diversa, migliore, più stabile. Che alcune novità (divenute poi importanti negli anni a venire) sono state seminate proprio in quell’anno.

Ma lì per lì è difficile rendersene fino in fondo. Non solo, certe volte Giove arriva come un pettine e tira proprio i nodi più duri, mette in risalto quei temi irrisolti che hanno bisogno di essere sistemati una volta per tutte. Perché in fondo, prima di poter seminare un campo lo devi liberare dalle erbacce, devi dissodare il terreno passando l’aratro, e tirare soprattutto dove il terreno è più duro. 

In altri termini, per poterti migliorare la vita, Giove deve innanzitutto agire su quegli ingranaggi che non girano a dovere, che si tratti di dinamiche personali, psicologiche, interpersonali, affettive, di qualunque genere. Non è quindi insolito che proprio nell’anno “con Giove accanto” (che di per sé è un’ottima cosa) tu possa vederti ripresentare il conto di una serie di situazioni che nel tempo si sono lentamente sfasate. Ma il senso è proprio quello di un invito a rimetterle a posto, affinché quel “debito formativo” sia eliminato dalla tua vita. In particolare, l’arrivo di Giove per il Sagittario si inserisce in un quadro molto più grande, iniziato anni fa, dove la “colpa” più grande per molti nati del segno è stata proprio non tutelarsi abbastanza, non prendersi abbastanza cura di alcune proprie esigenze.

Anzi, ancor prima, in alcuni casi il reato più grande è stato non aprire gli occhi di fronte ad alcune situazioni che avrebbero dovuto destare sospetto o preoccupazione. Per non creare problemi, per non mettere a rischio una posizione di lavoro, per non “dare fastidio”. Uso volutamente una frase così banale perché molti nati del segno hanno davvero messo a repentaglio cose importanti della propria vita per non dare troppo nell’occhio o per salvaguardare certe situazioni che spesso non valevano neanche la posta in gioco. 

A rimettere a posto le cose ci ha pensato anni fa Saturno, che ha percorso i gradi del Sagittario dal 2015 al 2017. Saturno, si sa, agisce sempre con una certa severità e ha costretto molti nati del segno ad aprire gli occhi, a rendersi conto di certe situazioni che andavano messe meglio a fuoco. A volte con delle vere e proprie “docce fredde” di realtà. In quegli anni, qualcuno ha lasciato un lavoro, chiuso una relazione, accantonato un progetto, perso punti di riferimento. O semplicemente, in quegli anni la vita si è fatta più complicata, perché ogni volta che il Sagittario perdeva di vista il realismo delle cose, ci pensava Saturno a dargli una bacchettata e riportarlo con i piedi per terra.