Il Cielo del Momento
BENVENUTO SOLE IN GEMELLI!
Ciao a tutti! Come state? Nel pomeriggio di lunedì 2o maggio il Sole lascia il Toro per entrare nel segno dei Gemelli, i grandi “comunicatori” dello Zodiaco. E’ il “terzo passo” della ruota zodiacale, ripartita a fine marzo con l’Ariete (primo segno di fuoco) e con il Toro (primo segno di terra). Con i Gemelli entra in scena anche l’Aria, l’elemento delle idee, del mentale, della comunicazione e della relazione. E vorrei iniziare questo post proprio mettendo a fuoco l’insegnamento che i Gemelli portano all’intero Zodiaco, a partire dalla bellissima immagine astratta di Michael Meyer, che rende perfettamente l’idea. Sullo sfondo abbiamo il verde, colore normalmente associato all’elemento Terra (la “materia”) ordinata in quadratini.
A contenere questa “materia”, due rettangoli che segnano evidentemente l’Alto e il Basso (“Come in Cielo, così in Terra”). Se contate i quadratini che compongono questi due rettangoli, scoprirete che sono 6 in alto e 6 in basso, per un totale di 12. E qui si apre una parentesi interessante: la “base 12” sembra essere la costante naturale per eccellenza della realtà. Dodici mesi, dodici segni zodiacali, 12 semitoni nella scala musicale, dodici apostoli, dodici cavalieri della Tavola Rotonda e dodici fatiche di Ercole. Il Dodici sembra il numero nel quale la realtà si scinde, al punto che occorrono “dodici dodicesimi” per comporre un intero. E forse è per questo che il 13 fa così paura: perché rappresenta il n. 1 di un nuovo ciclo. Una sorta di “apostrofo”, una virgola evolutiva che trasforma il cerchio in spirale elevandolo verso un cerchio superiore.
Ma torniamo all’immagine che così ben racconta l’animo dei Gemelli. Due triangoli, uno bianco e uno nero, uno che punta verso l’alto, l’altro verso il basso. È la scomposizione della materia nei due opposti poli: positivo e negativo, maschile e femminile, Yin e Yang. Perché il nostro piano di realtà è improntato al principio della dualità: ogni estremo contiene e definisce il proprio opposto. E la vocazione dei Gemelli è proprio questa: riunificare la scissione duale della realtà. Sembra una definizione contorta, ma dietro c’è una verità semplice: nel loro continuo movimento, i Gemelli accorciano le distanze tra gli estremi opposti, mettendoli così in comunicazione.
Mille sono gli esempi che la quotidianità ci offre del “movimento” che nasce proprio dall’esistenza dei poli estremi. Dai vasi comunicanti, al funzionamento della corrente elettrica e delle batterie, ma anche il continuo alternarsi di giorno e notte, di luce e ombra, di manifestazione e non-manifestazione. Naturalmente, la prima tra queste dualità colta dai Gemelli è tra sé ed il resto del mondo, tra ciò che è “dentro” e ciò che è “fuori”, e per questo colgono e assorbono dati e informazioni dalla realtà circostante, li rielaborano e li “rimandano” all’esterno.
Del resto, anche la natura conferma questo loro “ruolo”: il “Mese dei Gemelli” inizia a fine maggio e dura per le prime tre settimane di giugno. E’ il mese del vento (sono un segno d’Aria) che muove i pollini, aiutandoli a spargere l’informazione genetica che contengono. Se non fosse per il vento che li porta lontano, la riproduzione della natura sarebbe rallentata e limitata nello spazio. Grazie al vento e ai Gemelli, il polline che si forma “qui” è in grado di arrivare a molti chilometri di distanza.
E non è forse la stessa cosa che fa un reporter che assiste a un evento e che scrivendo un articolo lo racconta e lo porta a conoscenza di un pubblico più ampio? Non è forse questo, in generale, il ruolo dell’informazione, associata per eccellenza al segno dei Gemelli? O, più in generale, del dialogo e della comunicazione verbale, che hanno il senso di rendere decifrabile all’altro il pensiero che si forma dentro di me?
I Gemelli sono governati da Mercurio, non a caso messaggero degli dei, insignito dell’esclusiva prerogativa di potersi liberamente muovere tra diversi regni (Olimpo e Ade passando per la terra dei mortali), che – guarda caso – simboleggiano proprio Luce (l’Olimpo) ed Ombra (l’Ade). I Gemelli trasformano il movimento in direzione e la direzione in vita. Non sono un segno “doppio” perché (come a volte erroneamente si afferma) abbiano una “doppia faccia”, ma perché riescono a far dialogare gli estremi di ciascuna polarità naturale e a trasformare la tensione delle opposizioni in “movimento di vita”.
Questi principi, con i quali i nati sotto il segno dei Gemelli sentono particolare vicinanza, non sono comunque una loro “esclusiva”: ognuno di noi ha una “parte” Gemelli nel proprio tema di nascita. Quando sentiamo la necessità di tradurre in parole un pensiero o un’emozione e di portarla a conoscenza dell’altro, è proprio all’archetipo Gemelli presente dentro di noi che stiamo attingendo. Se ci fate caso, il primo segno dello Zodiaco (l’Ariete) è la scintilla dell’iniziativa; il secondo segno (il Toro) è la realizzazione concreta dell’input creativo; il terzo segno (i Gemelli) è la comunicazione agli altri del prodotto di questo processo creativo.
Ognuno di noi, inoltre, vive dentro di sé questo principio dinamico d’integrazione degli opposti, che si esprime principalmente nello studio e nell’apprendimento empirico dall’esperienza della realtà circostante. Si esprime poi nella capacità di rielaborare questa “esperienza” e restituirla agli altri, e diviene Comunicazione. E sono proprio queste le caratteristiche principali del “Mese dei Gemelli” un po’ per tutti i segni dello Zodiaco. Un mese che spinge a comunicare, a dare voce ai pensieri trasformandoli in parole. A farsi sentire, sollevare discorsi che magari in passato non abbiamo avuto il coraggio di affrontare.
Un mese che spinge ad allargare il raggio d’azione della nostra vita attraverso nuove conoscenze. Ma è anche un mese che ci spinge a ritrovare quella stessa “leggerezza” (che non significa assolutamente “superficialità”) del polline, che gli consente di arrivare più lontano. Del resto, nessuno ha mai visto un ferro da stiro o un’incudine “volare” come soffioni. E, come insegnano i Gemelli all’intero Zodiaco, il movimento richiede possibilismo ed elasticità.
Un mese che ci spinge a cercare un modo per accorciare le distanze, proprio come fanno i Gemelli tra il polo positivo ed il polo negativo delle cose. E quindi cercare un modo per ricucire rapporti, per costruire un terreno comune di dialogo. Perché – così insegnano i Gemelli – i silenzi “uccidono” mentre le parole “riavvicinano”. O comunque sanciscono apertamente una separazione, ed è sempre meglio dell’ambiguità di un “non detto”.
Un mese che riaccende la curiosità, la voglia di vedere ciò che non abbiamo ancora visto e toccare con mano ciò che abbiamo solo sentito raccontare. Perché quella espressa dall’Archetipo dei Gemelli (presente in ciascuno di noi) è l’intelligenza diretta delle cose. E’ l’esperienza del neonato che inizia a gattonare, a toccare le cose e misurare gli spazi, non l’intelligenza teorica di chi legge le cose sui libri. Entrambe hanno la propria dignità, ma in questo periodo la chiamata della natura è ad agire direttamente, in prima persona, e non ad accontentarsi della teoria delle cose.
E poi, e forse questa è la cosa più bella di tutte, è un mese che ci spinge a recuperare la magia della socialità. E di questi tempi – dopo il “lungo inverno” di regole e distanziamenti – ci appare più chiara che mai l’importanza di stare insieme. Di recuperare i valori dell’amicizia, del confronto, dello scambio di vedute o anche solo di una semplice chiacchierata. Non solo quindi leggeri come il polline, veloci come il vento, ma finalmente di nuove sulle stesse strade.
Come vedete, ci tengo molto a sottolineare i valori dei Gemelli, perché saranno al centro del nostro cielo per le prossime settimane. Tengo molto più a questo che a dire “per questo segno il Sole in Gemelli è a favore, per quest’altro invece no”. Perché l’astrologia è qualcosa di molto più ricco e sfumato di così. Non è come una partita a Super Mario Bros, dove se prendi il funghetto magico raddoppi la velocità, mentre se prendi il funghetto avvelenato torni al Via. Piuttosto il Sole, percorrendo l0 Zodiaco, accende ed enfatizza certi valori piuttosto che altri, in base al segno che attraversa. E quei valori diventano “centrali” per tutti i segni.
Alcuni segni li sentono più affini e quindi gli danno un caloroso benvenuto. Certamente i segni d’Aria (Bilancia, Acquario e ancor prima Gemelli), assieme all’Ariete e al Leone. Altri segni lo vicino più come una “sfida” (come la Vergine, i Pesci e il Sagittario), probabilmente perché sono valori a loro più lontani, con i quali fanno più fatica a confrontarsi. Ma ben prima di “favorevole”/”contrario” c’è un altro punto: comprendere davvero il significato simbolico del cielo di un determinato mese.
E’ l’unico modo per sfruttarlo costruttivamente. Perché solo comprendendo che un determinato oggetto è un frullatore, posso utilizzarlo in modo corretto. Altrimenti potrei usarlo per arricciarmi i capelli, detestare il risultato e pensare che si tratti di un “cattivo oggetto”. Lo so, la metafora è terribile ma esprime un punto di vista nel quale credo molto: l’uso migliore dell’astrologia per me è descrivere (e non “giudicare”) un determinato momento, mettendone in luce gli aspetti salienti. Le opportunità che può portare, le prove cui può sottoporre e le ricompense che ha da offrire.
E in questo post ho voluto mettere in luce le opportunità che il mese dei Gemelli porta all’intero Zodiaco.
Per il momento, non mi resta che augurarvi buon Mese dei Gemelli!
Facciamone buon uso!
Un abbraccio a tutti!
Con amore,
xxx
S*