Curiosamente, i desideri che Saturno si accinge ad esaudire somigliano moltissimo a quelli della fiaba. Il primo desiderio è quello che Aladino formula quando resta intrappolato nella Caverna dei Desiderio subito dopo aver trovato la lampada: “fammi uscire di qua!”. E nel tuo caso significa tirami fuori da un’impasse, da un vicolo cieco nel quale molti nati del segno sono incappati. Fammi evadere da un immobilismo nel quale nulla accade. O, peggio ancora, da una situazione bloccata senza apparenti vie di fuga, e fammi riscoprire il movimento, che per i Gemelli rappresenta una necessità vitale. Non un movimento “alla cieca” come quello degli scorsi anni, dove si procede per tentativi, ma un movimento preciso, orientato al raggiungimento di un traguardo ben chiaro. E questo, naturalmente, richiede ancor prima di mettere definitivamente a fuoco gli obiettivi, condizione essenziale per incamminarsi su un percorso lineare e coerente.

Il secondo desiderio (forse il più importante): «fammi diventare un principe affinché io possa sposare Jasmine». Che nel tuo caso significa «aiutami ad acquisire tutti quei “requisiti” che servono a fare ciò che desidero». Che si tratti di un’autorizzazione, di una licenza, di imparare una lingua o risanare i rapporto con le banche, aiutami a colmare tutte quelle lacune che in passato mi hanno ostacolato. Fammi ripartire da un terreno solido, privo di buche, affinché io possa marciare dritto verso il traguardo senza finire fuori strada. Senza stare con il costante timore che dietro quella curva appaia un poliziotto della stradale che mi multa perché non mi trova in regola.

Tutto questo va letto chiaramente in chiave simbolica, ma contiene una grande verità: negli scorsi anni, i Gemelli sono stati costretti ad affidarsi alla fortuna o alla loro buona stella per scongiurare che un imprevisto (o un “controllo”) mettesse a repentaglio quello che avevano costruito. Si sono trovati spesso a dover dipendere sul lavoro dal comportamento di altre persone (soci, collaboratori, finanziatori). Si sono trovati a prendere decisioni condizionate da esigenze del partner. Molti dipendenti hanno dovuto lottare per ottenere il giusto riconoscimento contrattuale, per sfuggire al precariato o ad un lavoro non ufficiale. Adesso si riparte soprattutto perché ci si “mette in regola”. E così facendo, diventa più facile dettare le regole del gioco. Diventa più facile pianificare, organizzare, prevedere tempi e condizioni di certe conquiste. (continua)