Il Cielo del Momento

IL 2024 IN UN FILM: GEMELLI, VERGINE, SAGITTARIO, PESCI


Cosa hanno in comune Gemelli, Vergine, Sagittario e Pesci? Segni diversissimi tra loro, appartenenti a elementi diversi, eppure qualcosa c’è… corrispondono al mese “finale” di ciascuna stagione, quella zona di passaggio che introduce le qualità della stagione successiva. I Gemelli, ad esempio, tecnicamente appartengono ancora alla primavera, ma il loro “clima” (ambientale ma anche astrologico) è già estivo. La Vergine appartiene all’estate, ma il suo mese ha già molto del clima raccolto e del mood di bilanci dell’autunno, e così via. A differenza dei segni Fissi, per loro il cambiamento non è certo un problema: gli viene naturale e per certi versi rappresenta un “bisogno” imprescindibile. 

Sono elastici, duttili, versatili, solitamente fanno più cose e prediligono ruoli (sul lavoro e nella vita in generale) cuciti addosso su misura. Là dove invece fanno più fatica è a definirsi, a dire “io sono questo” eliminando dal campo tutte le alternative incompatibili con una scelta di fondo chiara e decisa. Fanno fatica a mettere dei confini, a dare (e a darsi) delle regole, a dire “questo è mio, questo è tuo. Poi posso anche prestartelo, ma dev’essere chiara la differenza”. A dire “questo è un problema mio, questo no. Poi posso anche aiutarti, ma non posso viverlo come se fosse una mia preoccupazione. Bisogna dire poi che negli ultimi dodici anni (dal 2012, quando Nettuno è entrato in Pesci) questa loro natura è aumentata in maniera esponenziale, dando luogo talvolta a vere e proprie situazioni di caos e disorganizzazione. 

Possiamo dire che dal 2012 i segni “Mobili” (è così che li chiama l’astrologia) siano diventati più mobili che mai. Che i Gemelli siano diventati più onnivori e bisognosi di nuovi stimoli, ma allo stesso tempo più “dispersivi”, fino a perdere di vista la propria reale identità. Fino a smarrirsi nelle mille rifrazioni dell’essere (“Uno, nessuno e centomila”) e a chiedersi continuamente «Chi sono? Cosa so fare meglio? Come mi colloco nel mio contesto?». Che la Vergine abbia fatto sempre più fatica ad arginare il caos proveniente dal contesto circostante, fino a farsi carico di una serie di “croci” (responsabilità, incombenti) che in realtà spettavano ad altri. E fino a mettere in secondo piano le proprie aspirazioni. Che il Sagittario abbia esagerato con il dare fiducia incondizionata agli altri (e spesso alle persone sbagliate) e che qualcuno se ne sia approfittato. Che i Pesci siano partiti alla volta di un “viaggio” (verso un sogno, un progetto, un’aspirazione) per il quale non erano ancora pronti, e si siano ritrovati a vagabondare in un limbo, o che siano comunque approdati nel posto sbagliato. 

Ed ecco che già dalla primavera del 2023 Saturno arriva in Pesci (dove dal 2012 transita Nettuno) e inizia a seminare alcune tematiche che saranno centrali nel 2024, e che possono essere riassunte in un generale riordino di una serie di aspetti che da dodici anni navigano nel caos. Un cielo che ha il senso di “stringere i bulloni” di alcune situazioni vaghe o confuse. Se avete mai montato un mobiletto di Ikea, ricorderete che fintanto che il montaggio non è finito, i bulloni si lasciano “lenti” perché danno maggiore elasticità alla struttura, permettono di fare gli ultimi aggiustamenti per darle l’assetto desiderato. A montaggio ultimato, però, arriva il momento di stringere i bulloni, altrimenti la struttura non è stabile. Ecco, in questo senso possiamo considerare il Saturno in Pesci del 2024 (seminato già dalla seconda parte del 2023) come una sorta di “brucola” con la quale stringere i bulloni di una serie di strutture, allo scopo di renderle idonee a sostenere le iniziative e aspirazioni (e quindi certamente a fin di bene!). 

Il primo “dono” quindi del nuovo anno è proprio quello di un nuovo ordine, che permetta ai segni Mobili di rimettere in riga una serie di dinamiche che non girano bene, di riprendere in mano le redini di alcune scelte o situazioni che negli ultimi tempi sono andate un po’ allo sbando, di tracciare nuovi “confini” e farli rispettare e così via. Ma andando più in profondità, c’è anche in secondo dono, ben più importante del primo. Il vero responsabile di questo stato di cose, infatti, è Nettuno, il pianeta delle ispirazioni più alte ma, allo stesso tempo, anche di una certa confusione. Perché per poter andare dove non sei mai stato prima, devi prima “dissolvere” un certo confine che ti tratteneva in una zona di comfort. Pensiamo al “sacro Graal” o al “canto delle Sirene” (due immagini fortemente collegate a Nettuno). Nel loro nome, l’uomo parte per un viaggio di ricerca di una dimensione più alta, ma di quando rischia anche di perdersi. 

Ecco, dal 2012 i segni Mobili hanno sentito questo canto delle Sirene, questo desiderio di fare di più, di dare un senso più alto alle loro vite, di elevarsi al di sopra di alcune routine, che tutto d’un tratto sono apparse troppo monotone e ripetitive. Di andare altrove. “Dove” non era del tutto chiaro, tant’è che ne è iniziato un lungo vagabondaggio che ha portato molti a procedere per tentativi, come in un videogioco. Da questo punto di vista, Saturno in Pesci consente a questi segni di tornare ai banchi di partenza di quel viaggio di cambiamento (“sognato” a partire dal 2012) per riprenderlo con un veicolo che, dopo dieci anni ai box, è finalmente in grado di sostenerlo. O di rimettere insieme tutti i tasselli delle esperienze di vita degli ultimi dodici anni (alcune delle quali apparentemente inutili o fallimentari) per ricomporli in un puzzle che ha finalmente un senso, quello di una nuova identità personale e professionale. (CONTINUA)

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