L’altro segno che si confronta con la quadratura è il Capricorno. Qui però il discorso è diverso, perché la Decima tappa descrive un periodo faticoso, impegnativo ma anche molto gratificante in termini di frutti e risultati. E’ un periodo che rappresenta l’apice di una gestazione cominciata alla fine dello scorso anno. Per questo per molti ottobre è un mese di traguardi accompagnati da un piccolo “esame”. In termini metaforici ma, in certi casi, anche concretamente parlando. Per qualcuno si tratta di consegnare un progetto, sostenere un esame o colloquio di verifica (o riceverne l’esito), affrontare un palcoscenico, una presentazione in pubblico. Qui il senso della quadratura si vede perché siamo al termine di un percorso e ci dobbiamo confrontare con il risultato. Molto naturalmente dipende da ciò che hai fatto nei mesi passati e, trattandosi di un segno disciplinato e responsabile, nella maggior parte si tratta di esami che si superano a piene mani. Ma è quel momento in cui senti che o la va, o la spacca. Ci sarà un esito che ripaga degli sforzi, o mette in luce che bisogna rivedere certi passaggi dell’operazione perché il risultato non è esattamente conforme alle aspettative. A questo dobbiamo aggiungere la quadratura di Marte dalla Decima casa che accentua per certi versi lo spirito di competizione dell’ambiente in cui ti muovi e la sensazione di doversi guardare le spalle. Allo stesso tempo, però, ci sono Venere e Mercurio nell’Undicesima casa delle amicizie. Questo significa che in molti casi ci sono nuovi incontri e conoscenze che possono rivelarsi risolutivi, allargando la sfera delle opportunità o sbrogliando una situazione proprio un deus ex machina. 

C’è poi anche un altro aspetto che emerge chiaramente dal cielo di ottobre. Da un lato abbiamo il Sole e Marte nella casa dei traguardi, dall’altra Venere e Mercurio nella casa dei nuovi orizzonti. Questo mi fa pensare che in alcuni casi arriva il momento, una volta per tutte, di riformulare obiettivi e strategie. Ciò significa che se un progetto si arena continuamente, se una collaborazione non gira ormai più bene, è tempo di accantonarli (seppur temporaneamente) e cambiare mire o referenti. E da questo punto di vista ottobre è davvero un mese che consente di mettere un punto e andare a capo. Un mese nel quale puoi avere a confronto il vecchio e il nuovo e trarre le tue conclusioni. Ti faccio un esempio. C’è un artista stanco del proprio manager. Non gli trova mai un ingaggio interessante, non gli risponde neanche al telefono, e c’è una certa insofferenza che monta, magari da mesi. Ma essendo il Capricorno un segno che tiene fede agli impegni, per il quale contano i rapporti di lunga durata, rimugina in silenzio ma non dice nulla. Arriva alla tappa di ottobre, e l’insofferenza verso il manager aumenta. Allo stesso tempo però incontra un altro artista, che invece è felicissimo del proprio manager. Gliene parla benissimo, glielo presenta, al punto che il nostro Capricorno inizia a vedere che un’alternativa esiste, e soprattutto comincia a prenderla in  considerazione. “Ma chi me lo fa fare di correre appresso a quello, che neanche mi risponde al telefono, quando potrei altri collaboratori con i quali funziona meglio?”. 

E’ un esempio banale ma contiene una verità simbolica importante: questo è un mese che spinge a ridefinire gli equilibri, o a cambiare riferimenti. Perché alla fine di novembre arriverà Giove nel segno e darà il via ad una nuova fase di grande realizzazione, e bisogna arrivarci facendo le giuste revisioni di ciò che non funziona. Una volta per tutte. E questo esempio così banale puoi applicarlo un po’ a tutto. Alle collaborazioni, ai progetti di lavoro, alle tue iniziative personale…e persino ai rapporti di coppia. E in questo senso, non sei tu ad affrontare un esame ad ottobre, ma tutto ciò che hai attorno. E se non supera la prova a pieni voti, probabilmente lo “boccerai” e guarderai altrove. Per questo, ti invito a sfruttare questo cielo per individuare quelle situazioni della tua vita che sono sub iudice (sotto giudizio), metterle alla prova, esigere risposte chiare, mettere in ordine le idee ed emettere la tua “sentenza”. Sono promosse o bocciate? Possono restare nella tua vita o devono “lasciare la casa” (come direbbero al GF)?