Il Toro segna la prima apparizione della terra, elemento che esprime concretezza e pragmatismo, sulla scena dello Zodiaco. Rispetto agli altri segni di terra, però, il Toro ha un qualcosa di diverso: è governato da Venere, pianeta della grazia e della bellezza. Ed è da qui che il Toro prende le sue caratteristiche principali. La sua capacità di prendere la vita senza fretta, assaporandone i piaceri con la dovuta “lentezza”. La sua natura placida, pacifica ma allo stesso tempo ferma e decisa. Ma soprattutto è da Venere che prende la sensualità plastica, gentile e arrotondata. Tutte le altre caratteristiche generalmente associate al Toro – il senso pratico, l’attaccamento alla casa, alla famiglia, l’amore per tutto ciò che dà stabilità – sono senz’altro legate al suo elemento (la terra), ma si mescolano all’altra grande qualità del segno: la capacità di godersi la vita. Cercavo nel pantheon del cinema italiano un personaggio che fosse in grado di evocare questa bellezza plastica e sensuale – un po’ alla Venere del Botticelli – e mi è venuta subito in mente Monica Bellucci. Probabilmente perché è Bilancia (l’altro segno governato da Venere) e ha forti valori in Toro. Ed in particolare mi è venuto in mente il personaggio di Malena che interpreta nell’omonimo film di Giuseppe Tornatore. Per la sua bellezza, che la rende “sogno erotico” di ogni uomo (e l’oggetto di invidia di ogni donna) di un immaginario paesino della Sicilia. Per la tempra e la tenacia con la quale “resiste” (parola chiave per comprendere la solidità del Toro) ad una serie di difficoltà che attraversa con forza e dignità (altri termini chiave nel lessico caratteriale del segno). Per la sua capacità, dopo aver perso tutto, di mettere a frutto l’unico bene rimastole, la sua bellezza. Perché – allargando il discorso – il Toro sa perfettamente che le cose vanno e vengono, che le sorti cambiano spesso in maniera del tutto imprevedibile. E altrettanto bene sa che le uniche “cose” di cui ti puoi davvero fidare sono quelle che provengono dalla natura. Che dal seme sorga il frutto, che le stagioni si avvicendino sempre con la stessa sequenza offrendo le stesse opportunità, che «l’amore per la terra dia solo buoni frutti» (parafrasando un vecchio slogan): questi sono i suoi punti fermi. Perché al di là dell’influenza di Venere, il Toro resta pur sempre un segno di terra ed esprime una costante ricerca di sicurezza. Ecco perché a tutto ciò che è effimero predilige la stabilità delle radici, del mattone e dei doni della natura.