Astro-Curiosità
IL REGISTA DEI GEMELLI: PAOLO SORRENTINO
I Gemelli segnano il primo incontro con l’elemento dell’Aria, espressione del regno mentale di idee e concetti. L’Aria è mobile per natura, tende spontaneamente a “circolare”, a stabilire contatti, a comunicare e cercare sponda negli altri. I Gemelli esprimono magistralmente questa vocazione, e rappresentano a tutti gli effetti il segno della comunicazione. Per afferrare il senso simbolico della loro missione astrologica, basta pensare al comportamento della natura nel loro mese (giugno): i venti impazzano, spingendo i pollini più lontano possibile. Così facendo, permettono all’informazione genetica di raggiungere orizzonti più vasti. I Gemelli fanno esattamente lo stesso. Osservano ciò che li circonda con una curiosità vorace e lo riferiscono, facendo circolare così le informazioni. E’ l’archetipo del “bardo” (o del “pettegolo”, diremmo oggi), perfettamente espresso da giornalisti, reporter, e da chiunque lavori nel campo della comunicazione. Per queste ragioni, in rappresentanza del segno dei Gemelli, ho scelto Paolo Sorrentino. Concettuale, mentale, figurativo ai limiti del surreale, non sempre di immediata comprensione. Esprime perfettamente una visione della realtà che, per così dire, va più alla testa che al cuore: asciutta, sagace, distaccata, senza troppe sbavature emotive. Per non parlare, poi, del costante legame del suo cinema con la realtà attuale.
Come dicevo, infatti, i Gemelli sono grandi narratori, ma non sono attratti dall’astrazione della pura fantasia. La loro attenzione si concentra su ciò che realmente li circonda: lo osservano, lo rielaborano e lo mettono in scena. Ed ecco che nella filmografia di Sorrentino troviamo due statisti, due Papi, e uno spaccato di “Dolce vita 2.0”. Certo, poi ci sono anche “This must be the place” e “Youth”, più simbolici e rarefatti, ma la tendenza è sempre quelle di attingere dal reale per renderlo manifesto del possibile. Sono il segno del logos, utilizzano la parola con l’agilità audace e scattante di un ballerino. Tant’è che Dacia Maraini, commentando l’incursione letteraria di Sorrentino con “Hanno tutti ragione”, ne sottolinea il «linguaggio originale, usato con grande libertà inventiva, in modo sperimentale e spesso sferzante, spericolato». Ma ciò che rende davvero unici i Gemelli è l’ironia leggera, la capacità di non prendersi troppo sul serio. Perché, per usare le parole di Sorrentino, «se cominci a dare un senso alle cose, significa che stai invecchiando». E loro, al contrario, sono il segno de “La giovinezza”.