Astro-Curiosità
LA PRIMA NOTTE: IL CAPRICORNO
IL CAPRICORNO, L’ARCHETIPO DELLA PROGETTUALITA’
Ciao a tutti! Come state? Questa Prima Notte è dedicata all’Archetipo del Capricorno, un segno all’apparenza serio, severo, a volte anche rigido… all’apparenza, sottolineo! Perché l’atteggiamento a volte inflessibile nasconde una sensibilità e una profondità emotiva fuori dal comune. Il Capricorno nasce con un grande progetto, e deve trattarsi davvero di qualcosa di grande, che duri nel tempo! Un progetto che diventa a volte una vera e propria “missione di vita”, da perseguire con disciplina ed il senso del sacrificio. L’unica cosa che davvero butta fuori strada un Capricorno è perdere di vista lo scopo, smarrire la vetta del proprio grande progetto.
Notte dopo notte, racconteremo i vari archetipi attraverso le bellissime immagini di Micheal Meyer, cominciando proprio da questa dedicata al Capricorno. E’ un capolavoro di sintesi visiva. Osservate la parte sottostante. Cè un QUADRATO, che nella simbologia esoterica rappresenta sempre la materia. Ma in maniera quasi impercettibile, iscritto nel quadrato troviamo un CERCHIO, espressione dello spirito e delle ispirazioni più alte. E’ un cerchio identico a quello che troviamo nella parte superiore dell’immagine, molto più definito e compiuto. Il cerchio superiore è contenuto in un cono che punta verso il basso (verso il mettere a terra) e penetra nel cerchio inferiore. Il cerchio sovrastante ha la compenetrazione tipica dello yin-yang del tao con i due colori che, guarda caso, rappresentano proprio l’ispirazione (colore rosso, elemento Fuoco) e la realizzazione (colore verde, elemento Terra).
Credo che il senso sia questo: il capricorno nasce con il suo Grande Progetto di perfezione già più o meno consapevolmente definito. Dove gli altri vedono unicamente una apparente materia “grezza” (il cerchio inferiore “catturato” dalla materia), il Capricorno vede già la forma di ciò che potrà diventare. A patto, naturalmente, di avere la forza e la tenacia di liberare la forma dalla materia. Come uno scultore che già “vede” la statua nel blocco di marmo. Ed è una forma, naturalmente, che riflette ciò che già vive nelle sua mente a livello di idea/ispirazione (il cerchio più in alto). Perché per l’aspirazione più grande per il Capricorno è proprio “scolpire” la sua vita affinché rispecchi le proprie aspirazioni, affinché rispecchi il grande progetto.
E, allo stesso tempo, riuscire a mettere a terra il grande disegno rappresenta per il Capricorno la via verso la realizzazione e, di conseguenza, verso l’elevazione spirituale (l’apertura del cono rivolta verso l’alto). Ancora: il cono rappresenta molto bene la selettività e il forte “orientamento” del capricorno: le “cose” che non fanno parte del grande Progetto e della sua missione di vita sono trascurabili; quelle che sono parte del Progetto sono “importanti”. Non è un segno che si disperde in mille cose ma è fortemente concentrato e direzionato. Non a caso, vista nel complesso, l’immagine di Meyer ricorda una mongolfiera, simbolo per eccellenza di viaggio, di esplorazione e – cosa più importante – di elevazione.
E’ l’Archetipo del COSTRUTTORE. Chiunque abbia letto “I Pilastri della Terra” di Ken Follett ricorderà l’ostinata determinazione di Tom il Costruttore nel cantiere della Cattedrale di Kingsbridge. L’Archetipo del Capricorno è quello che ci consente appunto di guardare una collina e di vedere la Cattedrale che un giorno vi si staglierà. La lungimiranza, la concentrazione degli sforzi sul risultato, il desiderio di lasciare un segno tangibile e duraturo al nostro “passaggio” sulla terra. Alcuni possono scambiarla per “ambizione” ma è qualcosa di molto molto diverso. E’ pura consapevolezza del proprio valore e della propria missione, e tentativo di compiere delle OPERE che siano all’altezza del nostro valore che possano sopravvivere a noi stessi.
La prima tra queste “opere“, neanche a dirlo, sono proprio i figli. E infatti l’Archetipo del Capricorno ha una fortissima vocazione genitoriale. E’ l’Archetipo del genitore “formativo” e “normativo”, quello che con un pizzico di severità accompagna i figli verso l’autonomia e l’indipendenza. Se il Cancro è il “genitore che nutre”, il Capricorno è il genitore che insegna al figlio a nutrirsi da sé.
Ognuno di noi possiede l’Archetipo del Capricorno nel proprio tema di nascita, non solamente i nati sotto questo segno. Non è retorica: almeno una Casa Astrologica del nostro tema di nascita sarà governata dal segno del Capricorno, per non parlare del fatto che – guardando con attenzione il tema di nascita – potremmo scoprire di avere uno o più pianeti nel segno. Ed è quella parte di noi che parla di progettualità, di lungimiranza, di dare alle nostre azioni un certo indirizzo affinché non siano mosse alla rinfusa, ma progressivi passi avanti verso la realizzazione di qualcosa di grande. Ogni volta che sentiamo il desiderio (se non addirittura il bisogno) di intraprendere una grande impresa, qualcosa che possa lasciare il segno, è l’Archetipo del Capricorno che parla dentro di noi.
Ma allo stesso modo, ogni volta che scivoliamo in una “apatia progettuale“, che viviamo un passo dopo l’altro senza una direzione di crescita, è proprio l’Archetipo del Capricorno che abbiamo temporaneamente smarrito. Quando sentiamo rinascere l’ambizione e la voglia di fare qualcosa di importante, e sentiamo che – nonostante le difficoltà – siamo disposti a concentrare sforzi, scelte e voglia di fare per raggiungere l’obiettivo, vuol dire che abbiamo ritrovato dentro di noi il “cassetto” nel quale era finito l’archetipo del Capricorno e siamo tornati a guardarci dentro. E’ la “capretta” di montagna, quella che passo dopo passo raggiunge la vetta.
E’ proprio questa la “finestra” che si apre stanotte, che ci mostra un frammento del cielo infinito, e che ci porta a riflettere su quanto sia importante nella vita guardare oltre la siepe del presente in una prospettiva più a lungo termine. Quanto sia importante dare una direzione e un senso di continuità ad ogni nostro singolo passo, iscrivendolo nel tracciato di un più grande obiettivo, perché questo consente di sostenere anche i passi più difficili con uno spirito diverso. E’ l’archetipo che odia tutto ciò che è fatto “tanto per”, senza le impalcature dell’impegno e della visione di un traguardo.
E’ quella componente, presente in ognuno di noi, che aspira a toccare l’eternità lasciando una traccia del proprio passaggio in questa dimensione terrena. In una parola, di quanto sia importante avere un progetto di vita. Il Capricorno è l’araldo di questo archetipo di progettualità, lo insegna all’intero Zodiaco passando spesso per troppo freddo, o ambizioso. Ma è un insegnamenti preziosissimo, senza il quale alle nostre azioni mancherebbero il supporto e la direzione di un binario progettuale, e finirebbero per arenarsi o deragliare.
Buona Notte del Capricorno a tutti!
A domani!
Con amore,
xxx
S*