Astro-Curiosità
L’ATTORE DEL TORO: DIEGO ABATANTUONO
Il Toro è il primo segno di terra, l’elemento della concretezza, del pragmatismo e, per certi versi, anche della fisicità. E non potrebbe essere più diverso dal vicino Ariete. Veloce, scattante e frettoloso il primo; placido, paziente e con i piedi per terra il secondo. Diversità che emerge chiaramente anche dai rispettivi “governatori”: se l’Ariete è governato da Marte (pianeta dell’azione e della “guerra”), il nume tutelare del Toro è Venere, simbolo di bellezza, armonia e piacere. Anche fisicamente, il Toro è facile da riconoscere: spesso ha una sensualità “terrigna” e arrotondata che ricorda molto la Venere del Botticelli. Ama godersi la vita, prendersela comoda e procedere un passo alla volta, ben sapendo che la pazienza è la virtù dei forti. Esplorando il firmamento delle stelle del cinema, mi sono reso conto che non sono molti gli esponenti del segno. Probabilmente perché ha una natura schiva e (in assenza di valori in fuoco) non ama stare sotto i riflettori. Ma anche perché la vita dell’attore, discontinua per definizione, mal si sposa con le certezze e i punti fermi che cerca. Fatto sta che spesso arriva alla recitazione per vie traverse. Diego Abatantuono, ad esempio, scopre il proprio talento lavorando nel locale notturno degli zii come tecnico del suono (più vicino alla natura pragmatica del Toro). E sempre come tecnico inizia a seguire in tournée i Gatti di Vicolo Miracoli. E’ così che affina quella comicità così “fisica” (da Toro) su cui si fonda il “primo atto” della sua carriera. Finché nel 1986 Pupi Avati non gli affida un ruolo “serio” in Regalo di Natale, inaugurando così un “secondo atto” più poliedrico e impegnato.