Astro-Curiosità
L’ATTRICE DEL LEONE: LAURA MORANTE
Con il Leone, assistiamo alla seconda “apparizione” del fuoco sul palcoscenico dello Zodiaco. Un fuoco che esprime l’energia, la grinta e la vitalità tipiche dell’elemento ma che, al contempo, è molto diverso da quello dell’Ariete. Se questo infatti è espressione di intraprendenza e spirito d’iniziativa – il “fuoco che accende”, il motorino d’avviamento dello Zodiaco – quello del Leone è il “fuoco che scalda”. E’ la fiamma del Sole (che, non a caso, governa il segno) o del focolare domestico: irradia luce e calore su tutto ciò che gli sta attorno, diventando così un polo attrattivo. Il Leone fa lo stesso: il suo carisma, il suo calore vitale finiscono per trasformarlo in una “calamita”. Si pone spontaneamente al centro della scena e “si dà” senza badare a spese. Perché, in fondo, il fuoco del Leone ricorda molto quello della fiamma olimpica dell’orgoglio e del desiderio di dare il meglio di sé. A condizione, però, che il suo valore sia apprezzato e riconosciuto come merita. E’ un protagonista nato, è l’eroe del viaggio di Vogler dal quale non ti aspetti altro che grandi gesta: plateali, forse un tantino megalomani ma anche molto generose. Tutte caratteristiche che ritrovo in Luca Barbareschi, personaggio poliedrico le cui molteplici “sfaccettature” rappresentano declinazioni del protagonismo leonino. Di certo il Barbareschi attore, ma anche l’imprenditore, il politico, il direttore artistico, il conduttore e ancor più l’opinionista spesso scomodo. Perché il Leone sa essere un grande provocatore, e sposa pienamente l’adagio di Oscar Wilde: «bene o male che sia, l’importante è che se ne parli». Non ha paura di dare nell’occhio, di essere anche criticato, l’unica cosa che non tollera è di essere ignorato. Più moderata, almeno in apparenza, la matrice leonina di Laura Morante, che ho scelto in rappresentanza delle attrici del segno. La sua bellezza, il suo charme sono cosa nota, ma mi ha molto colpito una sua frase: «Non considero la menzogna un peccato mortale. È un peccatuccio veniale. Però complica la vita. Dire la verità semplifica». Ancora una volta, espressione di un Leone sfrontato, diretto, aperto. Perché mai “censurarsi”? Fare i salti mortali per filtrare, adattare, edulcorare la realtà ad uso e consumo degli altri? Anche lei, in linea con il senso di leadership tipico del segno, si è cimentata nella regia cinematografica. E il titolo del suo ultimo film (“Assolo”) esprime la vocazione del segno a non confondersi nel coro, ma a far sentire la propria voce, forte e chiara. Più Leone di così!