Il Cielo del Momento
LILITH IN VERGINE (DAL 3 OTTOBRE 2023 AL 29 GIUGNO 2024)
Ed è qui che entra in gioco questa nuova LILITH IN VERGINE, un segno che ha un insegnamento antitetico a quello del Leone (proprio come il Leone a sua volta lo aveva rispetto a quello del Cancro, segno ancora precedente). Se il Leone (simbolicamente parlando) è la cicala, la Vergine è la formica: il primo così “esplosivo” nelle sue manifestazioni, la seconda così accorta e morigerata. Ed ecco che il passaggio di Lilith in Vergine prende il testimone del risveglio della dignità dei mesi passati (con Lilith in Leone) e lo declina a modo proprio. L’obiettivo resta lo stesso (liberarci di ciò che non fa più al caso nostro e frena i nostri passi), ma la metodologia cambia.
Con Lilith in Vergine, sentiamo il bisogno di costruire un percorso ordinato, che passo dopo passo possa condurci là dove vogliamo andare. Evitando azzardi, distinguendo accuratamente ciò che ancora funziona da ciò che ci porta in una direzione sbagliata. Adottando un atteggiamento previdente, prudente, agendo più secondo logica che per istinto. Anziché lanciare per aria una costruzione che non ci somiglia più (come avrebbe fatto Lilith in Leone), ci spinge a smontarla un mattoncino alla volta (come con i Lego) per comprendere come costruirla in maniera diversa, in cosa trasformarla con i mattoncini a nostra disposizione.
Tutto questo ha un suo senso ma, come tutti i transiti, ha anche i suoi “lati-ombra”, le sue controindicazioni, per così dire. Nel caso di Lilith in Vergine, può trattarsi di un’eccessiva puntigliosità che rischia di frenare le nostre azioni. Di una tendenza a non muovere un passo finché tutto il tragitto di un cambiamento non sia stato studiato e impostato, tutti i rischi calcolati, tutte le incognite scongiurate. E se non partiamo finché tutte queste condizioni non sono “verificate”, c’è il rischio di non partire mai e quindi, in ultima analisi, di restare sempre fermi. E la “stasi” è l’ultima cosa che Lilith, di per sé così indomita, sarebbe pronta ad accettare.
Secondo me, invece, la prospettiva va capovolta: gli ultimi transiti di Lilith (quello in Cancro, quello in Leone e questo in Vergine) vanno considerati come tasselli di un unico quadro. Del resto, se ci pensate, siamo partiti da un transito in un segno cardinale (il Cancro) che come tale ha il senso di attivare un processo. Siamo passati per un segno fisso, il Leone, che ha lo scopo di radicare meglio un tema, di concentrare le energie su uno scopo. E concludiamo questo mini-ciclo con un transito in un segno “mobile”, la Vergine, che ha lo scopo di tirare le somme e trovare le possibili soluzioni.
Su questa scia, siamo partiti dalla comprensione di alcune nostre paure, come se il transito di Lilith in Cancro avesse squarciato il velo di Maya su alcune dinamiche che accettavamo solo per un sottodimensionato senso del nostro valore personale. Ho paura di perdermi e quindi non mi allontano da casa, anche a rischio di non sapere mai quale sia davvero la mia strada. Su questa scia, Lilith in Leone ci ha riaccesi, ci ha spinti sulla sponda opposta: io valgo, non tollero limiti né imposizioni e, pur di liberarmene, vado via (senza sapere se questa nuova direzione sia o meno la mia strada).
E qui arriva Lilith in Vergine che ribalta la prospettiva e dice: inizia col comprendere quale sia la tua strada. Dopodiché cerca di capire come costruire quel percorso, attraverso quali passi, quali azioni, quali prese di posizione, quali scelte che ti portino a “ri-centrarti”. In altri termini, concentrati di più sul “moto a luogo” (dove vuoi andare, ciò che vuoi diventare) anziché perderti in mille considerazioni sul “moto da luogo” (ciò che non vuoi essere più, ciò che non ti valorizza). Inizia a mettere a fuoco un “moto a luogo” (dove vuoi andare) anziché un “moto da luogo” (da cosa vuoi prendere le distanze). Se lo farai nel modo giusto (con pazienza, attenzione, dedizione e amore), il risultato sarà comunque lo stesso – imboccare la tua strada – ma sarà cambiato l’ordine degli addendi. E questo, diversamente da ciò che avviene in matematica, produce una differenza abissale in termini di consapevolezza su ciò che vuoi (essere) e su come diventarlo. Crea una prospettiva in grado di giustificare sforzo e impegno, che diventano semplici “passi” verso un obiettivo chiaro.
Questo è a mio avviso il senso di questo transito di Lilith in Vergine alla luce di tutti i suoi passaggi precedenti, e soprattutto del senso generale di questo cielo 2023/24. Un cielo che per tutti noi, a prescindere dal nostro segno zodiacale, poggia su tre principi-cardine: innovare ciò che ha fatto il suo tempo, ribellarci a tutto ciò che ci tarpa le ali ed emanciparci da ciò che non ci permette di camminare con le nostre gambe. Ne riparleremo, perché sono anche i cardini sui quali ho scritto OROSCOPO 2024, che uscirà presto in libreria, ma per il momento ci tenevo a condividere con voi questo aspetto.
E ci tenevo a mettere nella giusta prospettiva questa Lilith così misteriosa. Spesso quando parlo di fattori astrologici mi sento chiedere «ma è buono o cattivo?». Una domanda spesso mal posta perché, per capire davvero l’astrologia, bisogna imparare a «vedere l’alba dentro all’imbrunire» come avrebbe detto l’indimenticato Maestro Battiato. Non bisogna cadere cioè nella trappola di etichettare come buono o cattivo ciò che ci suggerisce il cielo: raramente rientra in categorie così demarcate, e si finisce per perderne il senso profondo.
Ed è in questa stessa prospettiva che vi invito a scoprire la posizione di Lilith nel vostro tema di nascita utilizzando il calcolatore che trovate a questo LINK. Non vi soffermate su una polarità che non ha (è buona, è cattiva?) quanto sulle energie che smuove dentro di voi, e su come usarle in maniera costruttiva,
Un abbraccio e buona Lilith in Vergine a tutti!
Con amore,
xxx
S*