LO ZODIACO DELLE PRINCIPESSE: ARIEL (PESCI)
Andiamo ancora più in profondità. I Pesci comprendono che l’ostinata individualità e l’egoismo che guida le scelte di vita di molti sono un’illusione di questo piano “terreno” di realtà: sulla terra (almeno in apparenza) ognun per sé. Su un piano più alto, invece, siamo tutti probabilmente riflessi di una stessa luce. I Pesci sono quelli che “portano” sulla terra questa memoria ancestrale, e che quindi si sentono più di chiunque altro parte di uno stesso Uno. Rispondono spontaneamente del dolore o della gioia “collettivi” ma difficilmente riescono a chiudere la porta della propria casa lasciando tutto il resto fuori. È questo il senso del banco di pesci che si muove in perfetta sincronia: è la “smaterializzazione” dei confini dell’Ego, se una cosa accade a te, in una certa misura sta accadendo anche a me. Si chiama compassione, ed è un altro dei valori dei Pesci.
I Pesci sono l’ultimo segno dello Zodiaco, quelle che raccoglie il testimone delle esperienze e dei punti di vista dei segni precedenti, e aggiunge l’ultimi tassello: il rapporto con la spiritualità. Dall’iniziativa dell’Ariete alla concretezza del Toro; dalla curiosità verso il mondo circostante (Gemelli) alla ricerca di un rifugio per sé e per la propria «cucciolata» (Cancro); dall’espressione della creatività (Leone) al dominio della logica (Vergine); dall’armonia delle relazioni (Bilancia) alla profondità della condivisione (Scorpione); dal desiderio di scoprire l’ignoto (Sagittario) all’esigenza di trasformare l’ispirazione in progetto (Capricorno); dal senso di appartenenza alla sfera collettiva (Acquario) a una vera rinuncia all’individualità, che consente all’individuo di dissolversi e rinascere a un livello esistenziale più alto (Pesci). In qualche modo, l’Archetipo dei Pesci esprime il rapporto con il divino e quell’anelito dell’uomo a mantenere e recuperare un legame con la “Casa del Padre”. (continua a pag. 3)