LO ZODIACO DELLE PRINCIPESSE: ARIEL (PESCI)

Per carità, come ripeto spessissimo, ogni essere umano è un mix irripetibile di tantissimi elementi astrologici, e nessuno si identifica fino in fondo solo con il proprio segno zodiacale. Questo vale soprattutto nel caso dei Pesci, proprio perché esprimendo il concetto del “divino”, se una persona riuscisse a viverlo ed interpretarlo con pienezza assoluta, probabilmente non apparterrebbe a questo piano di realtà e vivrebbe un’esperienza esistenziale superiore. Però certamente è importante comprendere che l’archetipo dei Pesci rappresenta la capacità di (intra)vedere il divino nel tessuto della realtà materiale nella quale viviamo. Ecco perché i Pesci sono forse il segno meno terreno e più spiritualmente astratto di tutti: hanno l’ingrato e prezioso compito di ricordare all’uomo che viene da “altrove”, che partecipa di una natura e di un’anima più elevate. E nel farlo, ogni tanto scordano o prendono sottogamba gli aspetti più concreti della realtà. 

Ma lassù, cosa mai ci sarà?
Imparerei tutto, già lo so
Vorrei provar anche a ballare
E camminar su quei come si chiamano?
Ah, piedi
(“Come vorrei”, canzone da “La Sirenetta”)

Buon Natale e buon 2025, Pesci! Se anche tu sogni di vivere il tuo anno da protagonista, lasciati guidare dalle stelle con OROSCOPO 2025: è già in libreria, pronto a trasformare la tua vita in una favola! Clicca qui per acquistarlo su Amazon.
Con amore,
xxx
S*



 
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