LO ZODIACO DELLE PRINCIPESSE: AURORA (VERGINE)
Andando avanti con le analogie tra Proserpina e Rosaspina/Aurora, Ade la rapisce e la porta agli inferi. Per catturarla le offre un melograno. La fanciulla lo mangia, ignara del fatto che si tratti di un frutto proveniente dagli inferi e che, chiunque lo mangi, è condannato a restarne catturato. La mamma Demetra, disperata per il rapimento della figlia (proprio come lo sono i genitori di Aurora) si rivolge Zeus. Questi intercede presso il fratello Ade e i due raggiungono un accordo. Dal momento che Proserpina ha mangiato solamente sei semi di melograno, rimarrà agli inferi solamente per sei mesi l’anno. E naturalmente si tratta dei mesi dell’autunno e dell’inverno, quando la natura entra in letargo e le forze del buio prendono il sopravvento. Abbandonata dalla luce di Proserpina, la natura “dorme” proprio come Aurora nel castello avvolto dai rovi.
Nei sei mesi successivi, però, alla fanciulla è concesso di fare ritorno sulla terra per donarle nuova luce (dando vita alla primavera e all’estate). Questo bellissimo mito rievoca lo stretto collegamento che esiste tra il segno della Vergine e i cicli della natura, primo tra tutti il ciclo delle stagioni. Quando si chiude il mese della Vergine, si chiude anche la stagione estiva: Proserpina torna “prigioniera” dell’Ade e la natura inizia il suo declino. Ma sei mesi dopo, quando il Sole lascia i Pesci per tornare in Ariete, Proserpina viene “liberata” dal buio, torna sulla terra e dà il via ad un nuovo semestre di luce e di calore. (continua a pag. 3)