LO ZODIACO DELLE PRINCIPESSE: BIANCANEVE/MERIDA (ACQUARIO)
All’Acquario dedico non una, ma due principesse. La prima principessa è un classico dei classici, che ha fatto sognare intere generazioni: Biancaneve. Un po’ come l’Acquario, anche lei è apparentemente svagata, ma ha in realtà le idee molto chiare. Sembra vivere tra le sue nuvole, ma all’occorrenza mostra concretezza, senso pratico, genialità e capacità di pensare fuori dal coro, trovando soluzioni che agli altri sarebbero sembrate inattuabili solo perché “insolite”. Alle volte è difficile capire cosa stia pensando, o cosa si nasconda dietro quell’enigmatico sorriso da Gioconda.
La sua spontaneità e la sua capacità di essere immediatamente benvoluta attirano qualche invidia, tanto che la Regina cattiva non ci dorme la notte, e trascorre tutto il tuo tempo davanti allo specchio magico a impicciarsi dei fatti di Biancaneve! Perché effettivamente un Acquario non passa inosservato, spesso dà nell’occhio senza neanche rendersene conto. È schivo, ma allo stesso tempo capace di attirare su di sé l’attenzione. Alle volte si isola (“scompare”), tanto che una delle frasi che si sente ripetere più spesso è “Ma che fine hai fatto?!”. Ma la sua “assenza” finisce per renderlo ancor più protagonista della sua presenza.
Nonostante le molte contrarietà, Biancaneve non si dà per vinta e trova il modo di uscire dalle situazioni più impervie in modo originale e anticonformista. Ha un forte senso del gruppo e sta bene in mezzo alla gente (pensate alla convivenza con i sette nani!) ma sotto sotto, in realtà, è uno spirito libero e solitario. L’Acquario, in effetti, è un segno di estremi: oscilla tra la più sfrenata socievolezza – sempre circondato da una nutrita “corte” di persone – e l’eremitaggio silenzioso. Condivide (quasi) tutto con gli altri, fino ad arrivare a una “cassaforte d’intimità” della quale invece è gelosissimo, e guai a chi cerchi di intrufolarsi in quello spazio di silenzio interiore.
Questi contrasti nascono probabilmente dal fatto che l’Acquario ha due “anime” e due governatori planetari che esprimono concetti diametralmente opposti. Da un lato, Saturno, pianeta della tradizione, del rigore, della disciplina: il più “conservatore” di tutto l’Olimpo zodiacale. Dall’altra Urano, l’indisciplinato, innovatore, geniale riformista, il più “progressista” e ribelle dei pianeti, il cui scopo è sconvolgere lo “status quo” con proposte folli e visionarie.
E questa ribellione ci porta alla seconda principessa, una guerriera coraggiosa e determinata, che sa esattamente cosa vuole e cosa non vuole più. Queste in realtà sono caratteristiche che sono emerse negli ultimi anni, perché a forse di dire sempre “sì” l’Acquario si è ritrovato a perdersi, a non riconoscersi più nelle cose che gli appartengono. Quello targato 2024 dunque è un Acquario con uno spirito più “ribelle”, meno incline ad assecondare le aspettative degli altri e più propenso a far emergere un nuovo lato che assomigli – stavolta per davvero – a “se stesso”.
Buon Natale e buon 2024, Acquario!
Con amore,
xxx
S*