Astro-Curiosità
L’UNDICESIMA NOTTE: LO SCORPIONE
L’ARCHETIPO DELLO SCORPIONE, IL CERCATORE DI VERITA’
Ciao a tutti! Siamo arrivati al più misterioso ed impenetrabile degli Archetipi Zodiacali: lo Scorpione. Come al solito, partirei dall’illustrazione di Michael Meyer, che trovo particolarmente suggestiva. La prima cosa che salta all’occhio è che appare un elemento geometrico che non abbiamo mai trovato finora. Il consueto triangolo della Sintesi armonica appare infatti riformato in due frecce, una che punta verso l’alto e l’altra (più evanescente) che punta verso il basso. La mia interpretazione di questi due simboli è che lo Scorpione si eleva attraverso la conoscenza e l’illuminazione del lato oscuro e delle profondità insondabili dell’esistenza.
Su questo punto (che costituisce il “cuore” simbolico dell’Archetipo dello Scorpione) tornerò tra pochissimo. Per il momento vorrei restare sull’illustrazione di Meyer, della quale mi colpisce anche la dominante cromatica del colore VIOLA, spesso associato allo Scorpione ma di per sé estraneo al normale linguaggio cromatico degli Elementi incontrati finora: il BLU dell’elemento Acqua (le emozioni), il VERDE dell’elemento Terra (la concretezza), il ROSSO dell’elemento Fuoco (l’energia) ed il GIALLO dell’elemento Aria (il regno della logica).
A mio avviso un collegamento con i colori degli elementi naturali c’è, ma è indiretto. Il Blu dell’Acqua delle emozioni si fonde infatti con il Rosso del Fuoco e della passione dando vita ad un viola misterioso ed intenso. Non dimentichiamo infatti che lo Scorpione ha due governatori planetari. Perché accanto alle profondità di Plutone c’è anche la forza di Marte, ed è proprio questa seconda componente che dona al segno la tonalità “rossa”.
Il Marte dello Scorpione è un Marte differente da quello che governa l’Ariete. Quest’ultimo è il Marte-Guerriero coraggioso ed impulsivo. Quello dello Scorpione, invece, è un Marte che dona al segno la sua grandissima “resistenza”, la capacità di portare le cose all’estremo (quasi a volerne sondare il limite) senza però mai mettere seriamente a repentaglio la propria incolumità. E’ un Marte di auto-conservazione, contrafforte fondamentale per l’equilibrio del segno e per bilanciare l’altro “governatore” (Plutone) che simboleggia invece proprio il lato oscuro delle cose, le forze della natura che più spaventano e inquietano. Da qui il tono “noir” dello Scorpione, la sua forte attenzione per ciò che scorre al di sotto dell’apparenza materiale delle cose, come a voler vedere il flusso sanguigno del mondo scorrere sotto l’evidenza rassicurante dell’epidermide.
L’Archetipo dello scorpione è proprio la “ricerca delle verità“, lo scavo per arrivare in profondità, la capacità di guardare il buio negli occhi senza distogliere lo sguardo. La capacità di arrivarci abbastanza vicino da capire, ma non troppo da perdervisi. Lo Scorpione è il segno che più riesce a cogliere il “flusso sanguigno” della Realtà sotto l’epidermide delle apparenze. E’ il segno che meglio dialoga con i misteri che avvolgono la nostra esperienza terrena.
Ogni volta che qualcosa non ci convince del tutto e vogliamo vederci chiaro. Ogni volta che sentiamo instintivamente che le cose non sono esattamente come appaiono, è l’Archetipo dello Scorpione che ci suggerisce che – “sotto sotto” – c’è qualcosa che non va. E ogni volta che vogliamo capire come funzionano realmente le cose, è sempre lui che ci muove. Psichiatri, archeologi, investigatori e detective sono estremamente “scorpionici” dal punto di vista archetipale, perché sono mossi da un bisogno viscerale di “scavare”, di andare in profondità.
C’è un personaggio che mi ha sempre fatto pensare a questa capacità dello Scorpione di spingersi nel “lato-ombra” delle cose (Plutone) fermandosi però prima di perdercisi dentro (Marte): è Clarice (Jodie Foster), protagonista de “Il silenzio degli innocenti”. Per lei, investigare significa entrare nella mente dell’assassino, pensare come lui, sentire come lui, provare gli stessi desideri e le stesse paure. Questo le consente di alzare il velo di Maya e comprendere realmente ciò che ne muove gli istinti. Fuori dalla metafora cinematografica, lo Scorpione è quell’Archetipo presente in ognuno di noi che vuole capire come stiano le cose anche a costo di incontrare una verità scomoda, perché la preferisce ad una più rassicurante apparenza.
Ancora, lo Scorpione è il segno della caduta delle foglie autunnale che rappresenta simbolicamente la necessaria alternanza di cicli di morte e rinascita. Affinché possa sorgere qualcosa di nuovo, occorre necessariamente sgombrarle il campo facendo pulizia. E’ il segno che ha maggiore dimestichezza con i distacchi, con la chiusura di cicli ormai giunti agli sgoccioli e con l’eliminazione delle relative scorie. La nostra capacità (o incapacità) di tagliare i rami secchi della vita e fare spazio al nuovo è sempre frutto del nostro Scorpione interno e della posizione di Plutone nel tema. Proprio come, al contrario, l’opposta tendenza trasformarci in “accumulatori seriali” accatastando strato su strato il “nuovo” sul “vecchio”, è sintomo di una difficoltà a “fare pulizie” e di un archetipo dello Scorpione che si esprime a fatica.
Sono questi i temi più importanti collegati all’Archetipo dello Scorpione e ai lati meno illuminati della nostra coscienza. Attenzione a non cadere nella trappola di confondere il concetto di “buio” con una necessaria connotazione negativa. I luoghi di Plutone sono luoghi che per paura visitiamo raramente spesso, e che proprio per questo diventano cantine buie e piene di ragnatele. E’ proprio grazie allo Scorpione che è in ognuno di noi che ogni tanto troviamo il coraggio e persino il desiderio di scendere in cantina a dare un’occhiata…
Per descrivere accuratamente questo Archetipo così affascinante e complesso ci vorrebbero mille pagine. Io lo sintetizzerei dicendo che è l’Archetipo del “cercatore di verità” che sta in ognuno di noi. Lo Scorpione osserva, assimila, digerisce ed elimina le scorie della superficialità per arrivare alle verità più nascoste e meno accessibili. Ognuno di noi, ogni giorno, lo attiva senza rendersene conto ogni volta che sente il bisogno di CAPIRE come stiano realmente le cose.
Buona Notte dello Scorpione a tutti.
xxx
S*
Leggi anche le notti precedenti:
- La Prima Notte (25 dicembre), dedicata al Capricorno
- La Seconda Notte (26 dicembre), dedicata all’Acquario
- La Terza Notte (27 dicembre), dedicata ai Pesci
- La Quarta Notte (28 dicembre), dedicata all’Ariete
- La Quinta Notte (29 dicembre), dedicata al Toro
- La Sesta Notte (30 dicembre), dedicata ai Gemelli
- La Settima Notte (31 dicembre), dedicata al Cancro
- L’Ottava Notte (1 gennaio), dedicata al Leone
- La Nona Notte (2 gennaio), dedicata alla Vergine
- La Decima Notte (3 gennaio), dedicata alla Bilancia