NETTUNO IN ARIETE PER IL TORO
Il sogno, primo passo di una rinascita
Per il Toro, l’ingresso di Nettuno in Ariete rappresenta l’inizio di un lungo processo interiore che ha lo scopo di sgomberare il campo da tutto ciò che ormai non serve più. È un passaggio che tocca la Dodicesima Casa, l’ultima dello Zodiaco, quella che precede simbolicamente una rinascita. Una casa silenziosa, invisibile, ma potentissima, perché è lì che si sedimentano le ferite non guarite, le illusioni disattese, le paure che ancora condizionano le scelte. E proprio lì adesso Nettuno comincia a sciogliere, a pulire, a trasformare.
Non si tratta di qualcosa di appariscente, tutt’altro. Questo è un transito che lavora sotto traccia, che agisce nella profondità dell’anima, spingendo il Toro a guardare in faccia alcune paure, a lasciare andare vecchi copioni, a riconoscere e superare le zavorre emotive che lo hanno trattenuto troppo a lungo. È come se, per potersi riprendere il proprio posto nel mondo – un posto che gli spetta di diritto – il Toro dovesse prima fare pace con certe delusioni del passato, con alcune sensazioni di esclusione o invisibilità, con quella voce interiore che a tratti gli ha fatto pensare che non fosse il suo momento, e che forse non sarebbe mai arrivato.
E invece arriva eccome, il suo momento. La seconda metà dell’anno sarà una prova del nove del suo valore, un passaggio di centralità, di riconoscimento, una specie di “scarpetta di Cenerentola” che rientra al dito e lo rimette nel ruolo che gli spetta. Non a caso, nel libro del 2025 gli hai dedicato La signora Harris va a Parigi: una moderna Cenerentola che si innamora di un abito Dior e parte all’avventura per conquistarlo. Un oggetto che per lei non è solo un vestito, ma il simbolo della propria dignità, della bellezza che sogna, del posto che sente di meritare. Ecco: questo è lo spirito del Toro nella seconda metà del 2025, quando il cielo lo rimetterà al centro, a patto che si sia alleggerito del superfluo e abbia ritrovato dentro di sé la forza di crederci davvero.
Per questo, la prima metà dell’anno è preparatoria. Lo è sotto molti punti di vista. In primis, lo è economicamente e concretamente, con Giove che fino a metà giugno transita nella Seconda Casa e spinge il Toro a sistemare conti, risorse, rapporti di lavoro, ma anche a riscoprire il proprio talento, a capitalizzare i propri sforzi. È un passaggio che lavora sulla sicurezza, sull’autonomia, sulla consapevolezza del proprio valore. Ma lo è anche e soprattutto psicologicamente, perché con l’ingresso di Nettuno in Dodicesima Casa, c’è un bisogno profondo di fare detox: eliminare le scorie emotive, spezzare vecchi automatismi, sciogliere le catene dell’autosabotaggio. (continua)