NETTUNO IN ARIETE PER L’ARIETE
Il richiamo dell’avventura spirituale
Con l’ingresso di Nettuno nel proprio segno, l’Ariete entra in una fase di risveglio profondo e sottile. Come un’onda silenziosa che attraversa l’identità, questo transito scioglie alcune certezze granitiche e apre spazi nuovi in cui ridefinire chi si è e dove si vuole andare. È una stagione che porta l’Ariete a cambiare pelle, a riconoscere che c’è qualcosa di più alto che chiama, una vocazione interiore che non si limita più a spingere in avanti per istinto, ma chiede di essere compresa, coltivata, incarnata.
Le battaglie di sempre si fanno più ispirate. Le sfide restano, ma acquistano un significato diverso. È come se all’azione impulsiva tipica dell’Ariete si aggiungesse una direzione più consapevole, una volontà di costruire, di lasciare un segno. E proprio in questa fase in cui Nettuno entra nel segno, anche Saturno inizia a muovere i primi passi in Ariete: due energie agli antipodi che per almeno tre anni si alterneranno come luci e ombre nel cielo dell’Ariete. Il sogno e la realtà, l’ispirazione e la responsabilità, l’utopia e la struttura.
È un invito potente a unire questi due poli, a non scegliere tra testa e cuore, ma a trovare una nuova forma di coerenza tra ciò che si sente e ciò che si fa. In questo senso, il cielo dell’Ariete nel 2025 sembra volerlo trasformare in una sorta di alchimista della propria identità, capace di mescolare ispirazione e concretezza, visione e pazienza. Mescolando così in un’unica realtà le due “entità” che si trovano nel Holdovers – Lezioni di vita, che ho dedicato all’Ariete nel mio libro sul 2025.
Due personaggi, due archetipi: lo studente ribelle, irrequieto, insofferente a ogni autorità; e il professore rigido, all’apparenza chiuso e disilluso, ma in realtà profondamente saggio. Due figure che, negli anni scorsi, con Plutone in quadratura, l’Ariete ha vissuto soprattutto nel loro lato più critico: da un lato la ribellione sterile, la rabbia contro un mondo che non ascolta; dall’altro la rigidità, la paura del cambiamento, la rassegnazione. (continua)