Astro-Curiosità
PLUTONE E URANO E L’INTEGRAZIONE TRA GLI UOMINI
PLUTONE E URANO E L’INTEGRAZIONE TRA GLI UOMINI
Mentre scrivevo l’approfondimento per il Cancro su Tiana (la principessa di colore de “Il principe e il ranocchio“) mi è venuto in mente che il film è ambientato nell’America degli Anni 20, gli anni del Rinascimento di Harlem e della nascita del Jazz. Sono anni in cui l’America e il mondo non possono più negare la fioritura di una cultura “nera”, fatta di jazz, blues, letteratura e poesia. In quel momento storico come mai prima di allora, la radice afro-americana non è solamente un motivo di discriminazione (come lo era stato durante tutto l’800), ma anche appartenenza ad una radice culturale di assoluta eccellenza. In quegli anni si comincia a creare un vero e proprio “orgoglio culturale” che porta le persone di colore più al centro della scena politica e culturale.
E non a caso, in quegli anni (1925-1930), Plutone (il pianeta che rappresenta il “potere”) è proprio in Cancro, il segno della comune appartenenza di tutti gli esseri umani. Ed entra in quadratura con Urano (il pianeta delle grandi rivoluzioni) nel segno dell’Ariete, segno di chi rivendica il proprio posto nel mondo. E’ come dire: c’è una parte di umanità che “emerge”, che è stata fino a quel momento relegata alle “periferie del sistema” e che inizia a rivendicare il proprio posto nel “centro del sistema“.
E non ci stupirà che ogni volta che gli stessi pianeti (Urano e Plutone) nel corso del ‘900 hanno creato degli allineamenti importanti, c’è stata una “rivoluzione” (Urano) nella distribuzione del potere (Plutone). Così è stato tra il 1965 ed il 1970, quando erano congiunti e le donne hanno iniziato a far sentire la loro voce. Sono gli anni della pillola anticoncezionale, della rivoluzione sessuale e di un “popolo” femminile tradizionalmente estromesso dalla politica e dalla scena sociale di primo piano che – giustamente! – inizia a far sentire la propria voce.
E l0 stesso naturalmente è accaduto a partire dal 2008, quando Urano e Plutone sono entrati ancora una volta in quadratura, proprio come negli anni 1925/1930!!! Ci siamo ritrovati alle prese con una nuova crisi economica, che non è altro che l’inizio di una “rivoluzione” (Urano) nelle concezioni tradizionali del potere economico e finanziario (Plutone). Ma ci siamo trovati anche con delle elezioni primarie sul lato democratico (USA 2008) dove una donna (Hillary Clinton) e un uomo di colore (Barack Obama) si contendevano la candidatura. Personalmente, credo che la mancata elezione di Hillary Clinton alle ultime elezioni americane rappresenti un “errore di sistema” e che il trend segnato da Urano e Plutone puntasse nella direzione di una donna alla Casa Bianca, frutto di un’evoluzione iniziata negli anni ’20, proseguita negli anni ’60, che nel 2008 ha portato alla presidenza un uomo di colore e che nel 2016 ci avrebbe regalato una presidenza femminile. Credo che per le stesse ragioni, l’elezione di Trump abbia un po’ forzato il naturale evolversi delle cose e credo che probabilmente il prossimo anno ci regalerà qualche colpo di scena in questo senso.
Ma proseguendo sulla stessa scia di considerazioni, i veri protagonisti di questa seconda quadratura tra Urano e Plutone sono i diritti degli omosessuali. Se ci pensate, dal 2008 (quando si è riformata la quadratura) si è tornato a parlare tantissimi di diritti civili, di coppie omosessuali, di matrimoni e di unioni civili, è diventata una “causa” sentita in maniera trasversale. E, prima di allora, ad attirare l’opinione pubblica internazionale su questi temi era stato il vergognoso episodio di “Stonewall” del 1969 (in piena congiunzione tra Plutone e Urano).
Insomma, c’è tutta un’affascinante “Astro-Storia” che viaggia sugli allineamenti tra Plutone e Urano e sull’Archetipo del Cancro, e che di volta in volta porta al centro dell’attenzione pubblica mondiale una qualche forma di discriminazione e di stonatura nelle armonie dell’uguaglianza.