Il Cielo del Momento
PRIME RIFLESSIONI SU URANO IN TORO
RIFLESSIONI SU URANO IN TORO
Nel post procedente abbiamo tracciato un identikit di Urano (il “ribelle” dello Zodiaco), e della natura “elettrica” e dirompente della sua energia. Urano è la rivoluzione copernicana, la rivoluzione industriale, la rivoluzione della macchina da stampa, la rivoluzione della penicillina. E’ Cristoforo Colombo che “sbaglia strada”, approda su un continente sconosciuto e così facendo rivoluziona per sempre i contorni del mondo conosciuto. Ho ripetuto tante volte questo termine per sottolineare che Urano, spesso e volentieri, è rivoluzione, punto e basta.
Adesso facciamo un altro passo avanti. Il segno che ospita Urano descrive il modo in cui questa energia si esprime e le questioni sulle quali si riversa la sua onda rivoluzionaria. Ha trascorso gli ultimi 7 anni in Ariete (primo segno dello Zodiaco) e ha determinato un risveglio di quei popoli e di quelle realtà sociali che potremmo definire “giovani”, di recente creazione, o ancora alla periferia dei centri del potere. Nel precedente post facevo riferimento alla cosiddetta “primavera araba”, e tutte le agitazioni iniziate nel 2010/11 (quando Urano entrò in Ariete) che esprimono alla perfezione questo senso di “risveglio di popoli” che si ribellano contro l’oppressione di regimi totalitari. Ma facevo riferimento anche alla questione dei neri e delle donne. Il concetto simbolico, però, che c’è dietro tutto questo e che ci ha riguardati un po’ tutti è il bisogno di rompere un sistema (qualunque esso sia, lavorativo, psicologico, familiare) che crea vincoli e restrizioni. O che tiene “ai margini” di scelte e decisioni importanti. Ecco perché alcuni segni (e soprattutto Ariete, Cancro, Bilancia e Capricorno) negli ultimi anni si sono sentiti in lotta contro tutto e tutti, contro qualunque situazione cercasse di tenerli “sotto controllo”, di limitare la loro espressione, di relegarli in ruoli di segno piano.
Adesso invece Urano entra nella Terra del Toro, simbolo astrologico della concretezza. Il Toro rappresenta il valore naturale delle cose, il valore calorico di un cibo, il potere di acquisto di una moneta, il valore di scambio di un bene. Ed è proprio qui secondo me che vedremo i più grandi cambiamenti: nel valore che diamo alle cose. Partendo da una considerazione: il ‘900 è stato un secolo che ha portato alla ribalta i “valori convenzionali”. A partire dalle valute e dalla borsa, fino ad arrivare al potere suggestivo dei marchi, tutti valori che dipendono da oscillazioni capricciose, imprevedibili e talvolta inspiegabili. Mi spiego: il costo di produzione di una felpa è davvero modesto, ma se su quella felpa metto il marchio ufficiale Nike o Coca Cola, il suo prezzo di vendita al pubblico si moltiplica: non perché sia davvero cresciuto il valore naturale di quella felpa, ma solo perché c’è un “plusvalore” legato unicamente al prestigio del marchio. Con le azioni il discorso è simile: salgono e scendono in base al “gradimento” dell’azienda che le emette. Secondo me la prima “missione” di Urano in Toro sarà stabilizzare queste oscillazioni riportandoci a considerare il valore naturale delle cose anziché quello convenzionale. Un panino ha un valore naturale: il suo potere nutritivo. Una banconota non ha un valore naturale, perché se la mangio non mi nutre. Questo è chiaramente un paradosso, non torneremo certo al baratto medievale, ma certamente guarderemo con un occhio più attento tutto ciò che ha un suo valore naturale. A partire dall’ambiente, dal pianeta che ci ospita e che se potesse parlare ci darebbe una bella strigliata, fino ad arrivare all’importanza delle risorse che rivestono carattere essenziale per la nostra vita. Potrebbe sensibilizzare la nostra corda ambientalista (e questo è un bene) ma anche decretare l’ascesa di quei paesi che hanno risorse che iniziano a scarseggiare. Considerando che anche Plutone (il pianeta del “potere”) è in un segno di terra, il possesso di fonti di risorse energetiche primarie diventerà ancor di più la “lancetta” che misura il reale potere di stati e regioni.
Ma il Toro è anche il segno del cibo e della nutrizione, e in questo senso Urano in Toro potrebbe rivoluzionare alcuni dogmi legati al sistema alimentare. Già da qualche tempo si parla di “Entomofagia” e cioè, per orribile che suoni ad un palato occidentale, dell’inserimento degli insetti in una dieta equilibrata (bleeeaah). Di recente è entrato in vigore un Regolamento dell’Unione Europea che stabilisce che gli insetti (e molti altri “novel food”) possono essere liberamente venduti nei supermercati. L’idea ci fa orrore, ma è una dieta seguita da oltre 2 miliardi di persone nel mondo, e probabilmente nei prossimi due anni si espanderà ancora di più. E oltre al cibo, anche le risorse e le materie prime in generale ricadono sotto l’ombrello tematico del Toro. E, anche in questo campo, stiamo assistendo al tentativo di trovare nuove risorse rinnovabili. Il senso profondo di tutto ciò è che finora ci siamo mangiati tutto il mangiabile, abbiamo saccheggiato il pianeta consumando il consumabile, e adesso Urano in Toro ci spinge a cercare nuove risorse, possibilmente più eco-sostenibili ed eco-rispettose (passatemi il neologismo). A condividere di più (non a caso stiamo entrando nell’Età dell’Acquario, segno del collettivo per eccellenza): già da qualche tempo, il concetto di “sharing” sta prendendo piede sempre di più. Car-sharing, co-working, co-office, bike-sharing, bla-bla car e via dicendo sono tutte spinte a sfruttare meglio ciò che abbiamo, in maniera più rispondente alle esigenze del collettivo. E sono sicuro che tra poco (con Urano in Toro) si comincerà a parlare anche di house-sharing (la casa è un concetto fortemente legato al Toro e al Cancro).
Insomma, secondo me questo Urano in Toro può farci molto bene, perché ci mette tutti (dal micro al macro, dall’individuale al collettivo) di fronte alla necessità di riformulare il concetto di valore, e comprendere quali siano realmente le “cose” alla quali riconoscere un valore, sotto ogni profilo: naturale, economico, alimentare, culturale, umanitario, e così via. E, naturalmente, stabilire delle strategie di risparmio, di ottimizzazione, di condivisione e di rinnovamento affinché ciò che ha valore continui ad “esserci”. Urano in Toro contiene un sano invito a tornare al valore della materia e della sostanza. Secondo me nel prossimo futuro sentiremo sempre di più il desiderio di tornare dal digitale all’analogico. Una volta c’era l’album dei ricordi, con le foto ingiallite dal tempo, la puntina gracchiava sul disco in vinile e le musicassette di srotolavano. Avevamo meno cose a disposizione, comprare un disco richiedeva una scelta, che a sua volta richiedeva di avere idee chiare e gusti definiti. Anche la fotografia analogica costava, dovevi comprare il rullino, poi lo dovevi sviluppare e ci pensavamo bene prima di fotografare qualcosa: in qualche modo le davamo valore con una scelta. Poi sono arrivate le fotocamere digitali con la possibilità di immagazzinare miliardi di foto. Tante foto, forse troppe, che finiscono dimenticate in un hard disk, dimentichi di averle scattate, dimentichi persino di aver fatto un certo viaggio. E’ un esempio sciocco, ma credo che contenga il cuore di questo nuovo transito. Veniamo dall’era del troppo e adesso il cielo ci invita ad un atteggiamento più equilibrato: “anche meno va bene, ma attribuendo ad ogni cosa il valore che merita”.
L’appuntamento è alla prossima settimana, con l’arrivo di Urano in Toro e con il post che forse più state aspettando: quelli dei suoi effetti nel cielo di ciascun segno dello Zodiaco!
Con amore,
xxx
S*