Il Cielo del Momento

Saturno in Acquario

SATURNO IN ACQUARIO 


SATURNO IN ACQUARIO
Dal 17 dicembre 2020 al 7 marzo 2023

Ciao a tutti! Come state? Siamo arrivati ad un importantissimo cambio della guardia celeste: dopo quasi tre anni, Saturno lascia definitivamente il Capricorno e si sposta in Acquario, dove ha già trascorso una breve parentesi da 22 marzo al 1 luglio scorsi. Si tratta di un passaggio di testimone di grande importanza. Perché il nuovo transito ci accompagnerà per i prossimi due anni e mezzo, come tutti i transiti di Saturno. Ma soprattutto perché questo passaggio segna una serie di cambi di scenario più profondi e radicali. Cominciamo subito dicendo che questo “nuovo” Saturno in un segno d’Aria rappresenta per molti versi una «boccata d’aria» per questo povero popolo del mondo dopo un 2020 davvero indimenticabile. Vediamo perché.

Saturno è il grande Maestro dello Zodiaco. E’ il pianeta del realismo, del rigore e delle responsabilità. Per certi versi, è anche il pianeta del karma, nel senso che esprime il principio per cui ogni azione comporta una reazione e spesso anche delle conseguenze che prima o poi andranno affrontate. Negli scorsi tre anni, transitando in Capricorno, ha espresso pienamente questa sua natura “severa”, questa sua naturale vocazione a rimetterci in riga. E direi che ce ne siamo accorti! Ha posto confini, alzato a dismisura la soglia dell’attenzione, ci ha spinti ad osservare scrupolosamente delle regole. Da questo punto di vista, Saturno che lascia il Capricorno significa in primo luogo cominciare a lasciarsi alle spalle questo clima così cupo e severo che abbiamo vissuto quest’anno.

Lasciando il Capricorno, infatti, Saturno si allontana da Plutone, e questo è certamente un bene. Perché se proprio vogliamo andare a cercare un allineamento “responsabile” (per così dire) di questo stato di cose, probabilmente dovremmo puntare il dito sulla congiunzione tra Saturno e Plutone del 12 gennaio scorso. Una configurazione planetaria piuttosto rara che non vedevamo dal 1981/82, gli anni della “Guerra Fredda”, della cortina di ferro e, ancor prima, della paura e del sospetto. E considerando che quella può essere considerata la “scaturigine” di questa situazione, più Saturno se ne allontana, più possiamo sperare di avvicinarci ad una via d’uscita. Ad un progressivo passaggio dalla rappresentazione di un problema alla sperimentazione di una soluzione. 

Saturo lascia infatti la terra del realismo, freddo e severo, del Capricorno, ed entra nell’aria possibilista dell’Acquario, il segno della modernità, del progresso. Il segno del pensiero alternativo che osa e trova soluzioni che sembravano impensabili. L’Acquario è il segno dell’innovazione, Saturno il segno delle regole. Saturno in Acquario significa nuove regole. L’Acquario è il segno della collettività e del senso di appartenenza ad un tessuto più ampio di quello descritto dal proprio orticello. Per questo Saturno in Acquario significa probabilmente nuove regole globali. Perché se c’è una cosa che quest’esperienza ci ha insegnato (e che prima ancora ci stanno insegnando i problemi che riguardano l’ambiente) è che in un mondo ormai così “interconnesso”, ci sono questioni che riguardano invariabilmente ciascun abitante del pianeta Terra. Nessuno escluso.

E di conseguenza, ci sono soluzioni, contromisure e – prima ancora – regole preventive che vanno attuate a livello globale. Questo almeno mi sembra il senso antropologico di Saturno in Acquario e soprattutto dell’Età dell’Acquario, nella quale ci stiamo addentrando sempre più. Crescono esponenzialmente i valori d’Aria (tra quattro anni tornerà in Acquario anche Plutone) e come sappiamo bene l’aria circola liberamente per sua natura. Se ne frega di confini geografici, territoriali o geopolitici: appartiene a tutti. Inquinare la “mia” aria significa inevitabilmente contaminare anche la “tua”. E questa è la base di partenza di questo nuovo cielo, dalla quale si diramano valutazioni di ogni genere. (continua)

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