SATURNO IN LEONE
Anche in Leone, Saturno si trova in esilio. È come se fosse costretto a muoversi in un territorio che gli è profondamente estraneo. Il Leone è il segno del calore, dell’espressione spontanea, del protagonismo che non ha paura di mostrarsi al mondo. Saturno, al contrario, è il pianeta della misura, della severità, della prudenza. Mentre il Leone accende i riflettori, Saturno tende a schermarli, per timore di esporsi troppo e restare vulnerabile.
Chi ha Saturno in Leone sente forte il desiderio di esprimersi, di essere riconosciuto, ma al tempo stesso teme il giudizio che potrebbe arrivare da chi guarda. È come se ogni volta che si affaccia il bisogno di creare, di mostrarsi per quello che è, una voce interna gli dicesse: “E se poi non piaci? E se non sei abbastanza?” Questa paura può portare a contenere la propria creatività, a rifugiarsi in modi più diretti e controllati di affermarsi fino a imporre il proprio punto di vista senza lasciare spazio al confronto.
E qui si crea una sorta di paradosso, perché nel tentativo di proteggersi dal rifiuto, si rischia di apparire autoritari, scostanti. Nel rischio di apparire “all’altezza”, si rischia di guardare gli altri dall’alto in basso, almeno in apparenza. Oppure, al contrario, si cerca di dare nell’occhio il meno possibile, mimetizzandosi con l’ambiente circostante. Nella maggior parte dei casi, si oscilla da un estremo all’altro, anche in base alle sollecitazioni provenienti dai transiti del momento.
In realtà, la grande lezione di Saturno in Leone è proprio quella di imparare a lasciare cadere le difese, a mettersi in gioco senza pretendere di essere perfetti. Capire che l’autenticità — anche quando è fragile, anche quando espone al rischio — è molto più potente del controllo. Quando si impara a brillare senza bisogno di armature, allora sì che si diventa davvero un punto di riferimento per gli altri. Non per forza, ma per ispirazione.
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