(dal 23 maggio al 17 giugno 2024)

Bentornata Venere nel segno! Era ora! Eh sì perché le regine e reginetti della festa, per le prossime settimane, sono proprio i Gemelli! Innanzitutto, Venere nel segno è un bagno di luce che accresce fascino, bellezza, carisma ed autostima. E in molti casi ce n’era un grande bisogno, perché molte difficoltà di questi primi mesi dell’anno (legate sia al lavoro che alla sfera dei sentimenti) in molti casi hanno messo a dura prova la sicurezza in se stessi. Anzi, prima ancora diciamo che il transito di Saturno (in quadratura nella Decima casa della maturità) è un transito che appesantisce la percezione di sé facendo… “sentire vecchi” (a prescindere dall’età). In questo senso, l’arrivo di Venere nel segno “ringiovanisce” e porta leggerezza, e sia sul piano interiore che sul fronte dei rapporti le cose iniziano a girare meglio. 

Ma l’arrivo di Venere può segnare davvero anche l’inizio di una rinascita del cuore, fatta di nuove emozioni, incontri e colpi di fulmine. Venere risveglia il desiderio di stare in mezzo agli altri e di allargare la cerchia delle conoscenze. Tra l’altro dal 26 maggio anche Giove approda in Gemelli, segno che alcuni “incontri” hanno sono decisamente “fortunati” e hanno un grande potenziale di crescita nel tempo. Cerchiamo quindi di tenere un occhio attento alla sfera dei contatti, anche tramite i social. Cerchiamo di buttarci nella mischia, di farci vedere in giro, di incoraggiare le nuove “amicizie” senza etichettarle, perché possono mostrare lati più romantici. Del resto, con Giove in casa, lo spirito d’iniziativa non vi manca di certo! Anzi, questo cielo può dare anche la “spintarella” giusta a chi un interessa nel cuore già ce l’ha, ma non ha ancora trovato il coraggio per “dichiararsi”.

Anche per chi è in coppia, l’arrivo di Venere segna l’inizio di una fase più serena e distesa dopo una prima parte dell’anno piuttosto turbolenta. Soprattutto per chi ha un partner Vergine, Sagittario, Pesci o Gemelli non è stato facile trovare un centro comune di obiettivi. In molti casi, anche a causa di proposte lavorative che puntavano in altre città, o progetti che non trovavano entrambi in accordo. Adesso si ricomincia a parlare la stessa lingua. Torna la voglia di guardare dalla stessa parte, remare verso gli stessi traguardi e sentirsi nuovamente “coppia”. O, nei rari casi in cui ciò non sia possibile, di parlarne apertamente, guardare in faccia la realtà e mettere un punto. Più in generale, consiglio di liberarsi di tutte quelle conoscenze recenti che negli ultimi tempi hanno creato più “croci” che “delizie” perché c’è tanto di nuovo all’orizzonte! Evvai!