E questo è il punto centrale. Perché molti bivi creati dalle quadrature servono proprio a verificare quanto crediamo in qualcosa. Quanto ci teniamo e fin dove siamo disposti a spingerci per ottenerla. Perché è proprio quando sale la posta in gioco che, come nel poker, dobbiamo decidere se “vedere”, rilanciare o lasciare il tavolo. Un discorso simile, anche se in termini diversi, potrebbe toccare anche le coppie più “navigate”. In questo caso naturalmente non parliamo di decisioni sui sentimenti, quanto piuttosto sul fatto di sentirsi pronti a fare “all in” con un passo in più: la convivenza, il matrimonio, il desiderio di avere un figlio. 

Questi potrebbero essere temi caldi nelle prossime settimane, come potrebbero esserlo alcune decisioni che riguardano un trasferimento in un’altra città o una “strategia” per avvicinarsi, in caso di relazioni a distanza. Lo stesso riguarda chi vive una relazione che, per vari motivi, finora è stata relegata nell’ombra della clandestinità. In questo caso, la quadratura accentua il bisogno di uscire alla luce del sole. Di definire meglio le cose, di darsi prospettive certe. E potrebbe sollevare interrogativi interiori come: “dove stiamo andando?”, “sono ancora disposto ad accettare una situazione che non evolve?”, “vogliamo (ancora) le stesse cose?”. Simile poi è la situazione dei single, animati da un lato dal desiderio di qualcosa di nuovo, ma frenati dall’altro dalla paura di rimettersi in gioco, di essere respinti, o di perdere un po’ della propria indipendenza. Cosa pesa di più sulla bilancia? (continua)